Sabato 17 novembre 2012 32ª Settimana del Tempo Ordinario

  • VANGELO (Lc 18,1-8)
    Dio farà giustizia ai suoi eletti che gridano verso di lui
  • Dal Vangelo secondo Luca
    In quel tempo, Gesù diceva ai suoi discepoli una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi
    mai: «In una città viveva un giudice, che non temeva Dio né aveva riguardo per alcuno. In quella città c’era anche una vedova, che andava da lui e gli diceva: “Fammi giustizia contro il mio avversario”. Per un po’ di tempo
    egli non volle; ma poi disse tra sé: “Anche se non temo Dio e non ho riguardo per alcuno, dato che questa vedova mi dà tanto fastidio, le farò giustizia perché non venga continuamente a importunarmi”». E il Signore
    soggiunse: «Ascoltate ciò che dice il giudice disonesto. E Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano
    giorno e notte verso di lui? Li farà forse aspettare a lungo? Io vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il
    Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Molto spesso leggiamo sui quotidiani o ascoltiamo al telegiornale proteste da parte di numerosi indagati o
condannati nei processi perché -secondo loro- il giudice si è dimostrato fazioso o ingiusto. Sono molti i casi da
citare almeno negli ultimi anni, non sta a noi stabilire dove sta la verità e neppure vogliamo schierarci con una
delle due parti. Sono fatti che devono chiarire loro.
Ci sono però due casi di questo ultimo mese che ci hanno lasciato abbastanza sorpresi, addirittura in un processo sono i pubblici ministeri a lamentarsi del giudice che ha assolto un imputato perché amica della sorella
dell’imputato. Questo caso è clamoroso, c’è una persona coinvolta che si accusa del reato ed accusa anche il
presidente della regione Puglia Vendola.
Si tratta dell’ex direttore generale della Asl di Bari Lea Cosentino, la Lady Asl delle inchieste sulla malasanità pugliese. Proprio lei ha ammesso di avere agevolato un primario per l’incarico in un ospedale, ma fuori dei
termini di un concorso. Lei afferma ed è provato, che a volere la riapertura del concorso oltre i termini consentiti e ad imporre quel primario fu Nichi Vendola.
I pubblici ministeri hanno ricostruito i fatti ed hanno appurato che veramente le cose andarono così, quindi,
hanno accusato Vendola di concorso in abuso d’ufficio in relazione alla riapertura dei termini di un concorso
per primario. Secondo loro non ci sono dubbi sul reato, inoltre la testimonianza dell’ex direttore è la prova regina. I pubblici ministeri chiesero per Vendola 1 anno e 10 mesi di carcere, ma il giudice il 31 ottobre scorso lo
ha assolto “perché il fatto non sussiste”.
Questa è stata la sentenza e bisogna rispettarla, nessuno può gioire se un innocente finisce in carcere e il discorso vale anche per il comunista Vendola. Non la pensano così però i pubblici ministeri Desireé Digeronimo
e Francesco Bretone, loro hanno condotto l’inchiesta nei confronti di Nichi Vendola appunto sul caso della sanità pugliese, i quali a seguito dell’assoluzione del governatore, hanno scritto una lettera alla Procura di Bari per
chiedere maggiore chiarezza sulla presunta amicizia tra la sorella del governatore, Patrizia Vendola, e il giudice
Susanna De Felice.
Questo fatto cosa c’entra con il Vangelo di oggi? Vediamo se c’entra qualcosa.
Molti quotidiani hanno riportato la denuncia pubblica dei due pm e hanno sollevato un caso davvero inquietante. Secondo loro Patrizia Vendola, sorella del politico, è amica del giudice che ha assolto Nichi, addirittura
parlano di “un’amicizia diretta” e la “frequentazione di amici in comune”. I due pm sono arrivati a dire che
“dopo l’assoluzione che ha smentito in toto l’impianto accusatorio, siamo stati contattati da molti amici e colleghi che ci hanno chiesto come fosse stato possibile che a giudicare il governatore fosse stata un’amica della
sorella”.
La De Felice secondo i due pm avrebbe forse dovuto astenersi dal giudicare Vendola, ma così non è stato.
Mentre tutti quelli che chiedono una giustizia equa per tutti e che incappano in condanne per piccole sciocchezze, sono rimasti scioccati, a cominciare da tutti i comuni cittadini che per una tassa non pagata di 50 euro vanno
in carcere oppure ricevono verbali di migliaia di euro da pagare entro poco tempo.
Sono due le cose che dobbiamo puntualizzare, prima preciso che su quel caso noi ci asteniamo dal giudicare
perché non abbiamo molti elementi. Non volevo arrivare a discutere dell’assoluzione, voglio evidenziare che
solo in Gesù possiamo riporre tutta la nostra speranza, Egli è il Giudice perfetto. Lui non potrà mai danneggiar-
ci né permettere che le ingiustizie che subiamo in questo mondo rimangano per sempre per far gioire i nostri
nemici.
Le ingiustizie sempre vengono vinte dalla potenza di Dio.
Inoltre, Gesù nel Vangelo mette in evidenza che un giudice disonesto aiutò la vedova che implorava giustizia, così tutti i giudici devono cercare la giustizia e far trionfare la verità. Noi vogliamo considerare sicuramente
onesti tutti i giudici, anche se i due pubblici ministeri di Bari e quasi tutti i quotidiani hanno scritto che il giudice amica della sorella di Vendola avrebbe dovuto astenersi, se però non lo ha fatto, dobbiamo ritenere che ha
agito con buona coscienza e per lei il reato non esisteva, nonostante l’ammissione dell’ex direttore della sanità
pugliese.
Gesù nel Vangelo afferma che rimane sempre disponibile ad accogliere le nostre richieste di aiuto, dobbiamo
però chiedere con insistenza e con molta Fede. La parabola che descrive fa notare che un giudice inizialmente
ignora la richiesta della vedova, ma Lui invece prende con infinita premura le nostre richieste di Grazie. Poi il
giudice decide di fare giustizia alla vedova, lo fa con ritardo e lo fa per non subire più il disturbo portato dalla
donna.
Invece, Gesù è felice se Lo disturbiamo di continuo e chiediamo quelle Grazie che favoriscono la vita
spirituale e la salute fisica.
Dalle interviste ai cittadini si percepisce che sono spaventati, c’è molta tensione in tutti i settori
dell’amministrazione. È davvero il momento di affidarci pienamente al Giudice Divino e chiedere a Lui aiuti e
protezioni in ogni circostanza della nostra vita. Non vogliamo condannare nessuno, vogliamo solo pregare per
una giustizia uguale per tutti, chiediamo che la verità trionfi sempre ed ovunque.

CONTINUIAMO LE INTENSE PREGHIERE ALLA MADONNA CON LA RECITA GIORNALIERA DEL SANTO ROSARIO PER ME, PER VINCERE L’ATTACCO PORTATO DA SATANA, SCIOGLIENDO QUESTO NODO OPPRESSIVO. CHI
MI VUOLE BENE, PREGHI MOLTO PER ME.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
Proposito
Avrò un’attenzione particolare verso quella persona che suscita in me maggiore difficoltà nell’accoglierla.

Pensiero
Il digiuno che tutti potete fare è custodire il vostro cuore e i vostri sensi. (San Giovanni Bosco)

Per superare le prove dolorose, non soccombere dinanzi gli attacchi dei nemici e ricevere Grazie particolari, anche miracoli impossibili, vi consiglio di recitare ogni giorno la preghiera efficace, già utilizzata da decine
di migliaia di fedeli. Sono migliaia le testimonianze di guarigioni e di liberazioni da attacchi malefici, moltissimi hanno superato prove difficili e ottenuto Grazie. Recitatela ogni giorno, è un potentissimo atto di Consacrazione alla Madonna. Potete stamparla dal mio sito:
https://www.gesuemaria.com/efficace-preghiera.html
“Continuiamo a recitare ogni giorno il Santo Rosario alle ore 16 e alle ore 21 in comunione di preghiera, già
siamo moltissimi a partecipare a questa cordata spirituale. Possiamo pregare in comunione di amore nelle
stesse ore, recitando il Santo Rosario ogni giorno secondo le intenzioni della Madonna. Ognuno decide se
partecipare alle due Corone oppure a una delle due. L’importante è recitare almeno una Corona al giorno in
comunione con Gesù, la Madonna e tra noi. Vi assicuro che le benedizioni saranno abbondanti e chi cerca Grazie le potrà ottenere con maggiore facilità, perché pregando insieme, la preghiera diventa potente”.
Messaggio della Madonna a Medjugorje del 2 novembre 2012
Cari figli, come Madre vi prego di perseverare come miei apostoli. Prego mio Figlio affinché vi dia la
sapienza e la forza divina. Prego affinché valutiate tutto attorno a voi secondo la verità di Dio e vi opponiate
fortemente a tutto quello che desidera allontanarvi da mio Figlio. Prego affinché testimoniate l’amore del Padre
Celeste secondo mio Figlio. Figli miei, vi è data la grande Grazia di essere testimoni dell’Amore di Dio. Non
prendete alla leggera la responsabilità a voi data. Non affliggete il mio Cuore materno. Come Madre desidero
fidarmi dei miei figli, dei miei apostoli. Attraverso il digiuno e la preghiera mi aprite la via affinché preghi mio
Figlio di essere accanto a voi ed affinché attraverso di voi il Suo Nome sia santificato. Pregate per i pastori,
perché niente di tutto questo sarebbe possibile senza di loro. Vi ringrazio.

Messaggio della Madonna a Medjugorje del 25 ottobre 2012
Cari figli! Anche oggi vi invito a pregare per le mie intenzioni. Rinnovate il digiuno e la preghiera perché satana è astuto e attira molti cuori al peccato e alla perdizione. Io vi invito figlioli alla santità e a vivere nella
Grazia. Adorate mio Figlio affinché Lui vi colmi con la Sua pace e il Suo amore ai quali anelate. Grazie per
aver risposto alla mia chiamata.
Messaggio della Madonna a Medjugorje del 25 maggio 2012
Cari figli! Anche oggi vi invito alla conversione e alla santità. Dio desidera darvi la gioia e la pace attraverso
la preghiera ma voi, figlioli, siete ancora lontano, attaccati alla terra e alle cose della terra. Perciò vi invito
di nuovo: aprite il vostro cuore e il vostro sguardo verso Dio e le cose di Dio e la gioia e la pace regneranno nel
vostro cuore. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

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