Domenica 15 gennaio 2012 2ª SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO

  • VANGELO (Gv 1,35-42)
    Videro dove dimorava e rimasero con lui.
  • Dal Vangelo secondo Giovanni
    In quel tempo Giovanni stava con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che
    passava, disse: «Ecco l’agnello di Dio!». E i suoi due discepoli, sentendolo parlare così,
    seguirono Gesù. Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: «Che cosa
    cercate?». Gli risposero: «Rabbì -che, tradotto, significa maestro-, dove dimori?». Disse loro:
    «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con
    lui; erano circa le quattro del pomeriggio. Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni
    e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. Egli incontrò per primo suo fratello
    Simone e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia» – che si traduce Cristo – e lo condusse da
    Gesù. Fissando lo sguardo su di lui, Gesù disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; sarai
    chiamato Cefa» – che significa Pietro. Parola del Signore
    Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
    Ieri mi sono arrivate tre email di lettori che con carità mi chiedevano maggiori spiegazioni
    sull’intervista rilasciata da Don Gabriele Amorth su Monti e che vi ho inviato il 9 gennaio
  1. Una intervista forte, Don Amorth non ha risparmiato accuse precise a Mario Monti e agli
    altri che governano l’Italia. Chi mi conosce comprende bene che per la mia prudenza mai
    pubblicherei qualcosa se non esistessero documenti.
    Quindi, ieri mattina il direttore di una radio cattolica ha detto che Don Amorth smentiva
    l’intervista, un fatto clamoroso se fosse vero, sempre il direttore si è premurato di intervistare
    un giornalista il quale ha ripetuto quello che diceva il conduttore. Che interesse ha e aveva il
    direttore di questa radio cattolica a difendere Mario Monti? Qui sta il punto, dobbiamo partire
    da qui. Ma vado per il momento oltre per spiegare altro.
    Ho risposto ai tre lettori che mi sembrava strana la gaffe di un quotidiano cattolico online,
    non può avere inventato un’intervista così pesante. Così ho fatto una semplice ricerca e ho visto
    che il sito pubblica ancora l’intervista a Don Gabriele Amorth, quindi è tutto vero. Potete
    rileggere l’intervista cliccando questo link.
    http://www.pontifex.roma.it/index.php/interviste/religiosi/10175-don-amorth-monti-capomassone-e-strumento-di-satana-in-uneuropa-quasi-atea-medjugorje-una-grazia
    Quando il 9 gennaio ho letto l’intervista ho creduto subito anche perché vi ho riconosciuto il
    tono di Don Amorth, poi se non fosse stata vera lui avrebbe dovuto chiedere una immediata e
    pubblica ritrattazione allo stesso sito cattolico online. O addirittura querelare. Don Amorth non
    lo ha fatto, l’intervista è ancora pubblicata e quanti hanno cercato di depistare le forti parole
    dell’esorcista devono accettare la verità. Dovrebbero anche spiegare pubblicamente la
    loro premura nel cercare la smentita forzata dell’intervista.
    Io vi ho dimostrato la piena attendibilità dell’intervista, quanto pubblico nel mio sito e in
    questo commento è sempre valutato con la preghiera e molta attenzione, si passa alla
    pubblicazione con prudenza e se c’è vera necessità di fare conoscere qualcosa che riguarda noi
    cristiani e che scotta…
    E quando si pubblicano certi articoli c’è sempre qualcuno di parte che vuole smentire. Non
    mi riferisco ai tre lettori di ieri, la loro richiesta mostrava molta sincerità e ho risposto subito e
    brevemente. Perché non è bello lasciare dubbi agli altri, non è corretto non voler chiarire un
    dubbio così rilevante. Don Amorth nell’intervista ha parlato con molta chiarezza…
    Anche ieri abbiamo assistito alle dolorose conseguenze della crociera della morte, l’inferno
    in crociera, una nave ritenuta inaffondabile come il Titanic, in poche ore è stata distrutta
    definitivamente. Ho provato un vero dispiacere per i morti e i feriti, per tutte le persone che
    hanno assistito a una tragedia spaventosa, anche per il buio imprevedibile e per la nave che si
    capovolgeva.
    Dispiace sapere che il comandante è fuggito in cerca di salvezza, venendo meno alla regola
    ferrea di salvare prima i passeggeri. Dispiace sapere che i passeggeri terrorizzati cercavano di
    prendere i pochi salvagente, rubandoli addirittura agli altri. Ve lo immaginate, chi aveva il
    salvagente veniva strattonato e derubato del mezzo di salvezza. Proprio in questi momenti si
    vede l’amore per il prossimo…
    Il pm accusa il comandante di «manovra maldestra», ed è vero che in molte cose
    dobbiamo avere fede negli altri.
    I turisti hanno avuto fede nel comandante, come avremmo fatto anche noi, ma molti non
    hanno fede in Gesù. Si ha fede nei cibi quando si va in pizzeria o al ristorante, in macelleria e al
    panificio, ma Gesù non merita di ricevere attenzione. In diversi ristoranti nel vicentino hanno
    trovato gatti uccisi nel frigorifero che vendevano al posto dei conigli, e in qualche parte la pasta
    al ragù è il miscuglio di salse rimaste e congelate. Si ha però fede quando si tratta del cibo e di
    altri piaceri, si crede senza porsi dubbi e senza lamentarsi se viene fuori qualche notizia al Tg.
    Perché molti si lamentano di Gesù, l’unico incolpevole dei loro fallimenti e peccati?
    Il Vangelo di questa domenica ci invita a riflettere sulla chiamata, non tanto quella
    vocazionale, la chiamata alla propria santificazione. Per molti è utopia, per altri neanche a
    parlarne, e questi sono cristiani. Santificarsi significa agire sempre onestamente e nel
    rispetto della giustizia verso Dio e i fratelli da amare. Per giustizia, a Dio si deve dare amore
    pieno e obbedienza alla sua Parola, come anche per giustizia bisogna fare agli altri ciò che
    vorresti fosse fatto a te. Questo è il cammino di santificazione personale.
    La chiamata di Gesù è sempre accompagnata dal suo Spirito, dona pace e gioia, come provò
    anche il giovane Samuele che leggiamo nella prima lettura: quando si accertò che la chiamata
    arrivava da Dio, rispose: “Parla, perché il tuo servo ti ascolta”. Ma si era consigliato con Eli
    che dormiva con lui nel Tempio per custodire l’Arca dell’Alleanza.
    È molto importante chiedere consigli prima di intraprendere certe decisioni, non si
    agisce mai per istinto.
    Nel Vangelo è Gesù a dire ai primi due discepoli: “Che cosa cercate?”, è sempre Dio a
    prendere l’iniziativa, sempre Lui vuole salvarci e dialogare con noi. La risposta dei due fu
    sincera: “Rabbì dove dimori?”. Questo manifestava che volevano seguire la vita santa di Gesù,
    diventare suoi seguaci rinunciando alle loro aspettative e piaceri. Per seguire Gesù sempre
    bisogna rinunciare a qualcosa.
    E quando ci rendiamo disponibili a imitare Gesù, Lui ci risponde: “Venite e vedrete”.
    Significa che dobbiamo camminare sulle sue orme, vivere il suo Vangelo, accogliere la sua
    Volontà. Ci accoglie nel suo Cuore e si dona pienamente a noi non solo nell’Eucaristia, anche
    nella disponibilità di parlargli quando lo desideriamo e per il tempo che decidiamo.
    E Gesù è sempre lì in attesa del nostro amore che si manifesta nella preghiera del cuore
    e nelle opere sante.
    CONTINUIAMO LE INTENSE PREGHIERE ALLA MADONNA CON LA RECITA GIORNALIERA DEL
    SANTO ROSARIO PER ME, PER VINCERE L’ATTACCO PORTATO DA SATANA, SCIOGLIENDO
    QUESTO NODO OPPRESSIVO. CHI MI VUOLE BENE, PREGHI MOLTO PER ME.
    Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
    Messaggio della Madonna a Medjugorje del 2 gennaio 2012 (Mirjana)
    Cari figli, mentre con materna preoccupazione guardo nei vostri cuori, vedo in essi dolore e
    sofferenza; vedo un passato ferito e una ricerca continua; vedo i miei figli che desiderano essere
    felici, ma non sanno come. Apritevi al Padre. Questa è la via alla felicità, la via per la quale io
    desidero guidarvi. Dio Padre non lascia mai soli i suoi figli e soprattutto non nel dolore e nella
    disperazione. Quando lo comprenderete ed accetterete sarete felici. La vostra ricerca si
    concluderà. Amerete e non avrete timore. La vostra vita sarà la speranza e la verità che è mio
    Figlio. Vi ringrazio. Vi prego: pregate per coloro che mio Figlio ha scelto. Non dovete
    giudicare, perché tutti saranno giudicati.
    (Apparizione straordinaria a Ivan – 24 giugno 2011 alle ore 23 sul Podbrdo a
    Medjugorje).
    Cari figli, anche oggi mi rallegro con voi, anche oggi nella gioia vi invito: accogliete i miei
    messaggi e vivete i miei messaggi. Che i miei messaggi diventino vita! Incastonateli nelle
    vostre vite, che questo sia il nutrimento nel vostro cammino di vita. Sappiate, cari figli, che
    sono con voi quando attraversate i momenti più difficili, che vi incoraggio e consolo, che
    intercedo presso mio Figlio per tutti voi. Perciò, cari figli, perseverate nella preghiera e non
    temete! Seguitemi senza paura. Grazie, cari figli, anche oggi per avermi nuovamente accolto e
    aver accolto i miei messaggi e perché vivrete i miei messaggi.
    Messaggio della Madonna a Medjugorje del 25 giugno 2011
    Cari figli, ringraziate con me l’Altissimo per la mia presenza con voi. Gioioso è il mio cuore
    guardando l’amore e la gioia che avete nel vivere i miei messaggi. In molti avete risposto ma
    aspetto e cerco tutti i cuori addormentati affinché si sveglino dal sonno dell’incredulità.
    Avvicinatevi ancora di più, figlioli, al mio Cuore Immacolato perché possa guidarvi tutti verso
    l’eternità. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.
    Messaggio della Madonna a Medjugorje del 20 febbraio 1985 (Messaggio dato al gruppo di
    preghiera)
    Decidete fermamente che cosa fare di particolare per questa Quaresima. Io vorrei darvi
    un’idea. Durante questo tempo cercate di vincere ogni giorno un difetto evitando una delle
    vostre debolezze e mancanze più frequenti, quali l’irascibilità, l’impazienza, la pigrizia, il
    pettegolezzo, la disubbidienza, il rifiuto delle persone antipatiche. Se non riuscite a
    sopportare una persona orgogliosa, dovete voi cercare di avvicinarvi a lei. Se volete che diventi
    umile, fate voi il primo passo verso di lei. Mostratele che l’umiltà vale più dell’orgoglio.
    Dunque ogni giorno meditate su voi stessi e cercate nel vostro cuore ciò che c’è da cambiare, le
    debolezze da superare, i vizi da eliminare. Desidero inoltre che ognuno di voi scelga un altro
    membro del gruppo e insieme decidiate di vivere spiritualmente uniti per tutta la Quaresima.
    Accordatevi su che cosa fare insieme per cercare di eliminare i vostri difetti. Dovete impegnarvi
    e sforzarvi al massimo. Dovete desiderare sinceramente che questa Quaresima trascorra
    nell’amore. Così sarete più vicini a me e al Padre celeste. Sarete più felici voi e saranno più
    felici anche gli uomini attorno a voi. Come Madre vi invito ad essere coscienti di tutto quello
    che fate.
    Messaggio della Madonna a Medjugorje del 26 novembre 1983 (Messaggio straordinario)
    Prima della Messa bisogna pregare lo Spirito Santo. Le preghiere allo Spirito Santo devono
    sempre accompagnare la Messa.
    Messaggio della Madonna a Medjugorje del 2 agosto 1984 (Messaggio dato al gruppo di
    preghiera)
    Prima di accostarvi al Sacramento della Confessione preparatevi consacrandovi al mio Cuore
    e al Cuore di mio Figlio e invocate la Spirito Santo perché vi illumini.
    “Continuiamo a recitare ogni giorno il Santo Rosario alle ore 16 e alle ore 21 in comunione
    di preghiera, già siamo moltissimi a partecipare a questa cordata spirituale. Possiamo pregare
    in comunione di amore nelle stesse ore, recitando il Santo Rosario ogni giorno secondo le
    intenzioni della Madonna. Ognuno decide se partecipare alle due Corone oppure a una delle
    due. L’importante è recitare almeno una Corona al giorno in comunione con Gesù, la Madonna
    e tra noi. Vi assicuro che le benedizioni saranno abbondanti e chi cerca Grazie le potrà ottenere
    con maggiore facilità, perché pregando insieme, la preghiera diventa potente”.

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