Giovedì 9 agosto 2012 18ª Settimana del Tempo Ordinario
di
gesuemaria
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12 Gennaio 2021
- VANGELO (Mt 25,1-13)
Ecco lo sposo! Andategli incontro! - Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: «Il regno dei cieli sarà simile a
dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano
stolte e cinque sagge; le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio; le sagge
invece, insieme alle loro lampade, presero anche l’olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava,
si assopirono tutte e si addormentarono. A mezzanotte si alzò un grido: “Ecco lo sposo!
Andategli incontro!”. Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. Le
stolte dissero alle sagge: “Dateci un po’ del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”.
Le sagge risposero: “No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai
venditori e compratevene”. Ora, mentre quelle andavano a comprare l’olio, arrivò lo sposo e le
vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono
anche le altre vergini e incominciarono a dire: “Signore, signore, aprici!”. Ma egli rispose: “In
verità io vi dico: non vi conosco”. Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora».
Parola del Signore
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
In questa bellissima parabola Gesù ritorna a ribadire il concetto della necessità di vigilare e
di considerare questa vita come preparazione all’incontro eterno con Dio. Per spiegare con
maggiore chiarezza l’importanza della vigilanza e di restare controllori di se stessi in ogni
circostanza, ha utilizzato una consuetudine paesana quando avveniva un matrimonio. Ha
narrato una scena di nozze.
Gli ebrei consideravano come cerimonia principale del matrimonio il corteo e la cena nuziale
che lo seguiva. Immaginiamo con quale cura preparavano il corteo e prestavano attenzione al
pasto che si consumava alla fine. A quel tempo c’era poco da scegliere, oggi invece quasi tutti i
matrimoni sono traboccanti di cibi di ogni specie, si consuma e si sperpera una quantità
sproporzionata di cibo.
Gli sposi possono accampare giustificazioni ed affermare che per loro è il giorno più
importante e devono festeggiare con abbondante cibo, ed è veramente un giorno importante per
loro, ma non per il cibo esagerato e sovrabbondante, è importante per il Sacramento del
Matrimonio ricevuto nel rito della Santa Messa! Ma chi lo capisce questo?
Dai racconti di persone che hanno banchettato ai matrimoni, descrivono sprechi di cibi e
incalcolabili piatti che vengono portati agli invitati. Mi hanno detto che già con l’antipasto una
persona è già sazia, c’è il buffet libero ed invitante per tutti, anche per coloro che sono
equilibrati a tavola e non sono abituati ad abbuffarsi. Effettivamente per loro è un po’ dura
resistere a tutte quelle pietanze che allettano già per la composizione e i colori.
Ma è questo il matrimonio di due cattolici? Per la maggioranza dei cattolici è
essenzialmente questo, pochi cercano il Sacramento.
Io non parteciperei ad un matrimonio neanche se tirato con le catene, perché non potrei
vedere tutto lo spreco di smisurato cibo che non viene consumato, mentre nelle nostre città e nei
nostri paesi molta gente è letteralmente povera, non ha stipendio, non ha pensione, non ha cibo
e non ha nessun aiuto. Persone che conosciamo e che abitano vicino le nostre case spesso non
hanno nulla da mangiare, quindi sarebbe intelligente per gli sposi cristiani, chiedere un menù
secondo le loro possibilità economiche ma senza triplicare i primi e i secondi, senza
sovrabbondare in cibi eccessivi, eccedenti, sovrabbondanti, che intasano l’intestino e poi
l’apparato digerente non riesce a smaltire normalmente tutto il cibo mangiato, inoltre si tratta di
molti cibi diversi e pesanti.
Il lungo tubo dell’intestino, che è la porzione principale dell’apparato digerente, viene
stressato, la digestione rallenta e bisogna ricorrere ai farmaci, oppure si rimane per alcuni giorni
incapaci di mangiare normalmente. Il senso di pesantezza schiaccia la persona e la rende meno
lucida, può arrivare il mal di testa per l’impossibilità di digerire, la pressione arteriosa può
avere sbalzi pericolosi, anche un senso di nausea assale quelle persone che hanno mangiato
abbondantemente. Non colpevolizzo tutti quelli che partecipano ai matrimoni, ognuno sceglie
come e cosa mangiare, io posso solamente mettere in risalto che è un grave peccato di gola,
inoltre, offusca la mente e si perdono i freni inibitori. I freni inibitori sono meccanismi interiori
che portano a controllare e dominare gli impulsi.
Forse qualcuno di voi stasera non mangerà per quanto sta leggendo o forse mangerà
tristemente, io desidero farvi riflettere.
Non sono contrario alla festa del matrimonio in un ristorante, non sono contrario ai cibi
costosi che si consumano se le famiglie hanno possibilità economiche, non sono contrario al
clima di vera festa e divertimento che deve coinvolgere tutti, principalmente gli sposi e poi gli
altri, nella misura della parentela e dell’affetto. Sono contrario solo allo spreco e a tutto il cibo
che viene gettato via perché non consumato o consumato sovrabbondantemente, a pranzi
abbondantissimi che vogliono indicare sfarzosamente la riuscita della festa e il benessere che si
possiede. Sono contrario a questa mentalità opulenta e sfarzosa che pecca contro la
povertà e calpesta il Vangelo del Signore.
Non sto qui a segnalare che magari con il ragù rimasto e riposto nel congelatore, si potranno
condire molti piatti ai futuri clienti giornalieri… Ho letto nell’archivio che nostri parrocchiani
ed iscritti a questa newsletter sono anche proprietari di famosi alberghi e ristoranti, anche
impiegati che si registrano con l’account degli alberghi e ristoranti dove lavorano. Non tengano
conto di questa mia ramanzina perché tutto sommato loro espletano quanto viene chiesto e
pagato, non sono loro a costringere i clienti ad abbondare nelle portate dei cibi. Non possono
dire ai futuri sposi: “Mi raccomando, fate pranzi moderati e spendete poco”. Danno quello che
viene chiesto.
Ritorniamo alla parabola di Gesù, la cerimonia del matrimonio prevedeva il corteo come
parte centrale, si andava a prendere la sposa per condurla a casa dello sposo. Il corteo era
formato da amici dello sposo e da amiche della sposa, queste dovevano avere le lampade accese
e seguivano gli uomini fino alla sala del banchetto. Ma arrivati a casa dello sposo non lo
trovano e le donne si addormentano. Quindi, il banchetto non viene eseguito con tutti quelli che
avevano partecipato al corteo, si farà dopo quando arriverà lo Sposo, il quale farà entrare
esclusivamente gli invitati con le lampade accese.
La parabola si ferma qui, le dieci vergini che accompagnavano il corteo si ritrovano in una
condizione diversa: cinque hanno ancora olio per tenere le candele accese mentre le altre cinque
non hanno più olio e le loro lampade non emanano più luce.
Gesù nella parabola evidenzia il corteo delle donne e le identifica come vergini perché lo
Sposo che attendevano era Lui, il Signore della storia. La lampada accesa è simbolo della
Fede, è la luce che splende nelle tenebre, l’olio che alimenta sono le opere buone, quindi
senza le opere la Fede è spenta. Lo afferma anche la Sacra Scrittura: “Come il corpo senza lo
spirito è morto, così anche la fede senza le opere è morta” (Gc 2,26).
Vediamo il motivo intrinseco della parabola raccontata da Gesù. Essenzialmente riguarda la
Chiesa e i credenti, soprattutto le anime consacrate e che vivono nelle parrocchie e nelle
comunità religiose. Nella Chiesa ci sono anime che vigilano e attendono la venuta di Gesù,
dello Sposo per fare festa. Ci sono anche altre anime che hanno perduto l’identità sacerdotale e
religiosa, non attendono più Gesù e vivono come se Lui non esistesse.
Anime che tengono la lampada accesa per la Fede forte e vigorosa, altre anime invece
sono spente e senza Fede, esse trasmettono oscurità.
Tutti gli esseri viventi arriveranno prima o poi davanti a Dio per il Giudizio sulle opere
compiute nella loro vita. Molte anime però anche all’interno della Chiesa si assopiscono e si
addormentano, dimenticano Gesù e il suo Vangelo. La luce della Fede così si spegne e le loro
opere sono opere di morte spirituale. Anche gli atei e gli anticlericali dovranno dare conto della
loro vita, nessuno può escludersi da questo Giudizio.
Ma i cattolici dovrebbero sempre tenere accesa la lampada della Fede, in caso contrario non
sono più seguaci di Gesù. Quelli che curano la loro vita spirituale e vivono nella Luce Divina,
nei momenti di sofferenza o di malattia si ritrovano questa Luce che li illumina e non li fa
sbandare né abbattersi. Mentre quanti hanno intenzionalmente spento le lampade e sono senza
Luce, nei momenti di difficoltà resteranno nelle tenebre e non ne usciranno. Tanto che Gesù
nella parabola dice che alle vergini senza olio che bussavano per entrare, lo Sposo Divino
rispose: “In verità io vi dico: non vi conosco”.
I cattolici che oggi vivono con la lampada della Fede spenta, oltre a non poter trasmettere
nulla di buono e a non riuscire a compiere opere buone, si ritroveranno in un buio infernale e
tragico per loro scelta. Oggi possono agire con cattiveria, diffamare, calpestare i diritti altrui,
odiare e seminare zizzania, ma le loro lampade già ora sono spente… “In verità io vi dico: non
vi conosco”.
Tutti i cattolici si trovano nella notte dell’attesa del Signore, ognuno di noi poi sceglie
liberamente se tenere la sua lampada accesa oppure spenta, ma se si determina nel tenerla
spenta, non accusi Gesù quando arrivano tempeste e sfaceli interiori.
Ed è vero che tenere la lampada accesa richiede sacrifici, rinnegamenti, opere virtuose. Ma si
rimane vicini a Gesù, Lui è sempre presente in tutte le circostanze, aiuta e guarisce, mai lascia
soli i suoi seguaci, quelli che Lo amano veramente. E Lo amano per la loro Fede viva, che
illumina anche le tenebre e rende la vita sempre gioiosa e piena di pace interiore.
CONTINUIAMO LE INTENSE PREGHIERE ALLA MADONNA CON LA RECITA GIORNALIERA DEL
SANTO ROSARIO PER ME, PER VINCERE L’ATTACCO PORTATO DA SATANA, SCIOGLIENDO
QUESTO NODO OPPRESSIVO. CHI MI VUOLE BENE, PREGHI MOLTO PER ME.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
Proposito
Non avanzerò più la scusa degli affetti familiari per mancare alla Messa domenicale e
all’impegno quotidiano della preghiera.
Pensiero
È meglio vincersi nella lingua che digiunare a pane e acqua. (San Giovanni della Croce)
Per superare le prove dolorose, non soccombere dinanzi gli attacchi dei nemici e ricevere
Grazie particolari, anche miracoli impossibili, vi consiglio di recitare ogni giorno la preghiera
efficace, già utilizzata da decine di migliaia di fedeli. Sono migliaia le testimonianze di
guarigioni e di liberazioni da attacchi malefici, moltissimi hanno superato prove difficili e
ottenuto Grazie. Recitatela ogni giorno, è un potentissimo atto di Consacrazione alla Madonna.
Potete stamparla dal mio sito:
https://www.gesuemaria.com/efficace-preghiera.html
“Continuiamo a recitare ogni giorno il Santo Rosario alle ore 16 e alle ore 21 in comunione
di preghiera, già siamo moltissimi a partecipare a questa cordata spirituale. Possiamo pregare
in comunione di amore nelle stesse ore, recitando il Santo Rosario ogni giorno secondo le
intenzioni della Madonna. Ognuno decide se partecipare alle due Corone oppure a una delle
due. L’importante è recitare almeno una Corona al giorno in comunione con Gesù, la Madonna
e tra noi. Vi assicuro che le benedizioni saranno abbondanti e chi cerca Grazie le potrà ottenere
con maggiore facilità, perché pregando insieme, la preghiera diventa potente”.
Messaggio della Madonna a Medjugorje del 2 agosto 2012 (Mirjana)
Cari figli, sono con voi e non mi arrendo. Desidero farvi conoscere mio Figlio. Desidero i
miei figli con me nella vita eterna. Desidero che proviate la gioia della pace e che abbiate la
salvezza eterna. Prego affinché superiate le debolezze umane. Prego mio Figlio affinché vi doni
cuori puri.
Cari miei figli, solo cuori puri sanno come portare la croce e sanno come sacrificarsi per tutti
quei peccatori che hanno offeso il Padre Celeste e che anche oggi Lo offendono ma non l’hanno
conosciuto.
Prego affinché conosciate la luce della vera Fede che viene solo dalla preghiera di cuori puri.
Allora tutti coloro che vi sono vicini proveranno l’amore di mio Figlio.
Pregate per coloro che mio Figlio ha scelto perche vi guidino sulla via verso la salvezza. Che
le vostre labbra siano chiuse ad ogni giudizio. Vi ringrazio.
Messaggio della Madonna a Medjugorje del 2 luglio 2012
Figli miei, di nuovo vi prego maternamente di fermarvi un momento e di riflettere su voi
stessi e sulla transitorietà di questa vostra vita terrena. Poi riflettete sull’eternità e sulla
beatitudine eterna. Voi cosa desiderate, per quale strada volete andare? L’amore del Padre mi
manda affinché sia per voi mediatrice, affinché con materno amore vi mostri la via che conduce
alla purezza dell’anima, di un’anima non appesantita dal peccato, di un’anima che conoscerà
l’eternità. Prego che la luce dell’amore di mio Figlio vi illumini, che vinciate le debolezze e
usciate dalla miseria. Voi siete miei figli e io vi voglio tutti sulla via della salvezza. Perciò, figli
miei, radunatevi intorno a me, affinché possa farvi conoscere l’amore di mio Figlio ed aprire
così la porta della beatitudine eterna. Pregate come me per i vostri pastori. Di nuovo vi
ammonisco: non giudicateli, perché mio Figlio li ha scelti. Vi ringrazio.
Messaggio della Madonna a Medjugorje del 25 maggio 2012
Cari figli! Anche oggi vi invito alla conversione e alla santità. Dio desidera darvi la gioia e la
pace attraverso la preghiera ma voi, figlioli, siete ancora lontano, attaccati alla terra e alle
cose della terra. Perciò vi invito di nuovo: aprite il vostro cuore e il vostro sguardo verso Dio e
le cose di Dio e la gioia e la pace regneranno nel vostro cuore. Grazie per aver risposto alla mia
chiamata.
Messaggio della Madonna a Medjugorje del 2 maggio 2012 (Mirjana)
Cari figli, con amore materno io vi prego: datemi le vostre mani, permettete che io vi guidi.
Io, come Madre, desidero salvarvi dall’inquietudine, dalla disperazione e dall’esilio
eterno. Mio Figlio, con la sua morte in croce, ha mostrato quanto vi ama, ha sacrificato se
stesso per voi e per i vostri peccati. Non rifiutate il suo sacrificio e non rinnovate le sue
sofferenze con i vostri peccati. Non chiudete a voi stessi la porta del Paradiso. Figli miei, non
perdete tempo. Niente è più importante dell’unità in mio Figlio. Io vi aiuterò, perché il Padre
Celeste mi manda affinché insieme possiamo mostrare la via della Grazia e della salvezza a tutti
coloro che non Lo conoscono. Non siate duri di cuore. Confidate in me ed adorate mio Figlio.
Figli miei, non potete andare avanti senza pastori. Che ogni giorno siano nelle vostre preghiere.
Vi ringrazio.
Messaggio della Madonna a Medjugorje del 25 marzo 2012
Cari figli! Anche oggi con gioia desidero darvi la mia benedizione materna e invitarvi alla
preghiera. Che la preghiera diventi per voi bisogno affinché ogni giorno cresciate di più nella
santità. Lavorate di più sulla vostra conversione perché siete lontani figlioli. Grazie per aver
risposto alla mia chiamata.
Messaggio della Madonna a Medjugorje del 2 marzo 2012
Cari figli, per mezzo dell’immenso amore di Dio io vengo tra voi e vi invito con
perseveranza tra le braccia di mio Figlio. Vi prego con Cuore materno ma vi ammonisco anche,
figli miei, affinché la sollecitudine per coloro che non hanno conosciuto mio Figlio sia per voi
al primo posto. Non fate sì che essi, guardando voi e la vostra vita, non desiderino
conoscerlo. Pregate lo Spirito Santo affinché mio Figlio sia impresso in voi. Pregate affinché
possiate essere apostoli della luce di Dio in questo tempo di tenebra e di disperazione.
Questo è il tempo della vostra messa alla prova. Col Rosario in mano e l’amore nel cuore venite
con me. Io vi conduco alla Pasqua in mio Figlio. Pregate per coloro che mio Figlio ha scelto,
affinché possano sempre vivere secondo Lui ed in Lui. Vi ringrazio.
Messaggio della Madonna a Medjugorje del 25 febbraio 2012
Cari figli! In questo tempo in modo particolare vi invito: pregate col cuore. Figlioli, voi
parlate tanto ma pregate poco. Leggete, meditate la Sacra Scrittura e le parole scritte in essa
siano per voi vita. Io vi esorto e vi amo perché in Dio troviate la vostra pace e la gioia di vivere.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata.
Messaggio della Madonna a Medjugorje del 20 febbraio 1985 (Messaggio dato al gruppo
di preghiera)
Decidete fermamente che cosa fare di particolare per questa Quaresima. Io vorrei darvi
un’idea. Durante questo tempo cercate di vincere ogni giorno un difetto evitando una delle
vostre debolezze e mancanze più frequenti, quali l’irascibilità, l’impazienza, la pigrizia, il
pettegolezzo, la disubbidienza, il rifiuto delle persone antipatiche. Se non riuscite a
sopportare una persona orgogliosa, dovete voi cercare di avvicinarvi a lei. Se volete che diventi
umile, fate voi il primo passo verso di lei. Mostratele che l’umiltà vale più dell’orgoglio.
Dunque ogni giorno meditate su voi stessi e cercate nel vostro cuore ciò che c’è da cambiare, le
debolezze da superare, i vizi da eliminare. Desidero inoltre che ognuno di voi scelga un altro
membro del gruppo e insieme decidiate di vivere spiritualmente uniti per tutta la Quaresima.
Accordatevi su che cosa fare insieme per cercare di eliminare i vostri difetti. Dovete impegnarvi
e sforzarvi al massimo. Dovete desiderare sinceramente che questa Quaresima trascorra
nell’amore. Così sarete più vicini a me e al Padre celeste. Sarete più felici voi e saranno più
felici anche gli uomini attorno a voi. Come Madre vi invito ad essere coscienti di tutto quello
che fate.
RICHIESTA DI PREGHIERE