Domenica 14 giugno 2020 Santissimo Corpo e Sangue di Cristo

  • VANGELO (Gv 6,51-58)
    La mia Carne è vero cibo e il mio Sangue vera bevanda.
  • Dal Vangelo secondo Giovanni
    In quel tempo, Gesù disse alla folla: «Io sono il Pane vivo, disceso dal Cielo. Se uno mangia
    di questo Pane vivrà in eterno e il Pane che Io darò è la mia Carne per la vita del mondo».
    Allora i Giudei si misero a discutere tra di loro: «Come può costui darci la sua Carne da
    mangiare?». Gesù disse: «In verità, in verità vi dico: se non mangiate la Carne del Figlio
    dell’Uomo e non bevete il suo Sangue, non avrete in voi la vita. Chi mangia la mia Carne e
    beve il mio Sangue ha la vita eterna e Io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia Carne è
    vero cibo e il mio Sangue vera bevanda. Chi mangia la mia Carne e beve il mio Sangue dimora
    in Me e Io in lui. Come il Padre, che ha la Vita, ha mandato Me e Io vivo per il Padre, così
    anche colui che mangia di Me vivrà per Me. Questo è il Pane disceso dal Cielo, non come
    quello che mangiarono i padri vostri e morirono. Chi mangia questo Pane vivrà in
    eterno. Parola del Signore
    Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
    La solennità del Corpus Domini viene festeggiata la domenica dopo la Santissima Trinità,
    tranne a Roma, dove secondo l’antica tradizione la processione si è sempre svolta il giovedì
    prima del Corpus Domini. Questo giovedì rappresentava nella Chiesa il vero ricordo
    dell’istituzione dell’Eucaristia.
    La Sacra Tradizione della Chiesa crede che tutta la liturgia è memoriale del mistero della
    salvezza, dell’opera che Dio Padre ha realizzato attraverso suo Figlio Gesù Cristo, fatto Uomo
    per salvare uomini, Egli è morto e risorto per la nostra salvezza.
    Il memoriale per eccellenza che la Santa Chiesa celebra è l’Eucaristia, nella quale si riattualizza la Passione, Morte e Risurrezione di Gesù.
    Il pilastro della nostra Fede è l’Eucaristia ma se viene indebolito o spostato non senza
    rovine… si causa alla comunità cattolica un trauma spirituale profondo. Si rimane sorpresi per
    l’indebolimento della Fede nell’Eucaristia non tanto per lo spostamento della processione a
    Roma negli anni passati.
    La nuova mentalità prevalente nella Chiesa minimizza l’Eucaristia e si sta progressivamente
    perdendo l’adorazione di Gesù. Anche nei seminari.
    Non c’è grande interesse di adorare il Figlio di Dio, i cardinali e vescovi massoni sono attivi
    e instancabili nell’indurre all’abbandono di ogni forma di culto eucaristico, la Cei ha lasciato
    allo Stato il comando della liturgia cattolica e i guanti e le mascherine utilizzate per distribuire
    l’Eucaristia rappresentano molto bene la condizione spirituale di moltissimi Ministri sacri.
    I veri cattolici non devono andare dietro ai protestanti o a quanti nella Chiesa
    minimizzano e detestano la presenza reale di Gesù nell’Eucaristia.
    Gesù lungo i secoli ha dimostrato con incalcolabili miracoli comprovati che non si tratta di
    un pezzo di pane, nell’Eucaristia è veramente, realmente e sostanzialmente presente Lui, il
    Figlio di Dio. Tra i tanti leggiamo la storia del miracolo di Lanciano.
    «Un giorno, mentre un monaco stava celebrando la Messa nella Chiesa dei Santi
    Legonziano e Domiziano a Lanciano, venne colto dal dubbio circa la reale presenza di Gesù
    nell’ostia e nel vino. Le fonti dell’epoca non hanno tramandato l’identità del sacerdote,
    specificando solo che si trattava di un religioso di rito bizantino appartenente all’ordine dei
    basiliani.
    Un documento del 1631 descrive il sacerdote in questione come “non ben fermo nella Fede,
    letterato nelle scienze del mondo, ma ignorante in quelle di Dio; andava di giorno in giorno
    dubitando se nell’ostia consacrata vi fosse il vero Corpo di Cristo e così nel vino vi fosse il
    vero Sangue”.
    Dopo che ebbe pronunciato le parole della consacrazione, secondo quanto è stato accertato
    da molti testimoni e tramandato dalla tradizione, l’ostia si trasformò in un pezzo di Carne
    sanguinante, mentre il vino si tramutò in Sangue, successivamente coagulatosi in cinque grumi
    di diverse dimensioni. Il sacerdote diede allora notizia ai fedeli presenti in Chiesa di ciò che
    era accaduto e tutti videro il miracolo.
    L’Ostia, costituita da una membrana di carne tondeggiante di colorito giallo-brunomarrone, con ombreggiature di maggiore intensità, presenta un ampio foro centrale: alcuni
    ritengono che si sarebbe formato quando la Carne, seccandosi, si sarebbe ritirata lacerandosi
    nel mezzo, non potendosi restringere perché era stata inchiodata a una tavoletta (come
    testimoniato dai forellini dei chiodi, tuttora visibili).
    Il Sangue, invece, è coagulato in cinque grumi di colore marrone terreo, in diverse forme e
    dimensioni. Nel corso dei secoli le reliquie furono più volte esaminate. Durante la prima
    ricognizione, effettuata nel 1574 dall’arcivescovo Gaspare Rodriguez, fu constatato che il peso
    di ogni singolo grumo di sangue equivaleva al peso dei cinque grumi insieme.
    Nel novembre del 1970, dietro richiesta dell’arcivescovo di Lanciano, monsignor Pacifico
    Maria Luigi Perantoni, e del superiore provinciale dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali
    della regione Abruzzo, padre Bruno Luciani, i frati francescani di Lanciano, che custodivano le
    reliquie, decisero, con l’autorizzazione del Vaticano, di farle sottoporre ad analisi medicoscientifiche.
    Il compito venne affidato al dottor Odoardo Linoli, primario del laboratorio di analisi
    cliniche e di anatomia patologica dell’ospedale di Arezzo -ordinario di anatomia, istologia,
    chimica e microscopia clinica- e al dottor Ruggero Bertelli, ordinario di anatomia
    all’Università degli Studi di Siena.
    Il 4 marzo 1971 fu presentato uno studio dettagliato sulle analisi eseguite, dal titolo
    Ricerche istologiche, immunologiche e biochimiche sulla Carne e sul Sangue del Miracolo
    Eucaristico di Lanciano, nel quale il professor Linoli afferma che:
    La Carne “si dimostra appartenente al miocardio”.
    Il Sangue “è risultato veramente tale”.
    La Carne e il Sangue sono di natura umana e appartengono all’emogruppo AB.
    “Nel liquido di eluizione del Sangue sono state dimostrate le proteine, frazionate nei
    rapporti percentuali che si hanno nel quadro siero-proteico del sangue fresco normale”.
    “Il Sangue ha dimostrato riduzioni quantitative dei cloruri, del fosforo, del magnesio, del
    potassio e del cloro, ma in misura non molto dissimile rispetto ai campioni di sangue umano
    normale, essiccati”.
    Il gruppo sanguigno AB è lo stesso della Sindone».
    Un miracolo così portentoso non è avvenuto solamente a Lanciano, sono moltissimi quelli di
    cui si conoscono gli interventi visibili di Dio per dimostrare all’umanità che l’Eucaristia non è
    del semplice pane, non è neanche il Corpo di Gesù solo per pochissimi minuti dopo la
    consacrazione, come viene interpretato da molti anche nella Chiesa: nell’Eucaristia Gesù è
    presente in modo completo e in tutta la sua Persona, cioè nel Corpo, Sangue, Anima e Divinità.
  • Nel Tabernacolo si trova il nostro Dio e Signore, c’è Cristo, ed è il luogo più adatto per
  • presentargli la nostra adorazione e il nostro amore.
  • La venerazione a Gesù Sacramentato si esprime in vari modi: la benedizione con il
  • Santissimo, le processioni, la preghiera davanti al Santissimo, le genuflessioni che sono
  • autentici atti di Fede e di adorazione.
  • Restare davanti all’Eucaristia con il desiderio di ringraziare e di contemplare in silenzio Gesù
  • vivo e vero, è un tempo di Grazie per conoscere meglio il Signore. La maggiore conoscenza
  • della Vita e dei miracoli di Gesù, permette di diventare più spirituali e di interpretare tutto in
  • modo conforme alla Volontà di Dio.
  • Questa adorazione porta nell’anima la Grazia di Dio, la pace, la gioia, l’aumento della
  • capacità di amare e di perdonare anche i più cattivi.
  • Gesù invita tutti noi ad adorarlo ogni giorno anche per 15 minuti, esprimendo la nostra sicura
  • Fede e così riparando gli oltraggi che riceve nelle innumerevoli Sante Messe sacrileghe, perché
  • in ogni minuscolo frammento dell’Ostia è presente Gesù Cristo. Quanti frammenti eucaristici
  • cadono per terra nelle Sante Messe dove non c’è devozione? Sono tutti sacrilegi.
  • Diventiamo adoratori dell’Eucaristia e la nostra vita migliorerà, lo Spirito di Dio ci darà la
  • conoscenza appropriata della realtà autentica!
  • 1 Ave Maria per Padre Giulio
  • P.S.= Vi invito a recitare questa breve preghiera per una mia intenzione.
  • “O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la
  • missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti,
  • perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino
  • da ogni male e li respingano nell’abisso. Amen”.

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