Martedì 30 giugno 2020 XIII Settimana del Tempo Ordinario
di
gesuemaria
·
14 Gennaio 2021
- VANGELO (Mt 8,23-27)
Si alzò, minacciò i venti e il mare e ci fu grande bonaccia. - Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, salito Gesù sulla barca, i suoi discepoli Lo seguirono. Ed ecco, avvenne nel
mare un grande sconvolgimento, tanto che la barca era coperta dalle onde; ma Egli dormiva.
Allora si accostarono a Lui e Lo svegliarono, dicendo: «Salvaci, Signore, siamo perduti!». Ed
Egli disse loro: «Perché avete paura, gente di poca Fede?». Poi si alzò, minacciò i venti e il
mare e ci fu grande bonaccia. Tutti, pieni di stupore, dicevano: «Chi è mai costui, che perfino i
venti e il mare gli obbediscono?». Parola del Signore
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Gesù sale sulla barca che gli si mette a disposizione, vive nelle anime che Lo desiderano e Lo
accolgono come loro Signore.
Si dimentica facilmente che Gesù deve essere invitato, oppure si sorvola per una indifferenza
magari non intenzionale ma reale e dannosa.
Gesù rispetta la volontà di tutti noi e attende le nostre richieste di aiuto, d’altronde solo chi
Lo invoca e Lo adora dimostra interesse verso la sua Persona. Quando tutto scorre bene o senza
grandi problemi, si è portati naturalmente a pregare di meno e con meno fervore.
In questo modo non si forma la costanza nella preghiera e non si impara mai a pregare.
La preghiera non si improvvisa, non viene valutata dalle parole che si pronunciano ma
dall’amore che si possiede verso Gesù e la Madonna. Senza la costanza e l’allenamento
spirituale non si può diventare esperti nella preghiera, rimane una concreta inesperienza che
non può guidare verso la vera elevazione spirituale.
Rimane l’amore la prima condizione per adorare con profitto Gesù, un amore che
proviene dalla conoscenza di Lui e dalla preghiera!
In tutti i momenti della nostra esistenza, Gesù c’è sempre se Lo chiamiamo e Lo invitiamo a
restare in noi. Soprattutto quando i credenti cadono in qualche sofferenza e pregano con
maggiore fervore, Gesù mostra di esserci ed aiuta senza indugi.
Non si deve adorare e invocare il Signore solo nella sofferenza.
Ogni giorno dobbiamo stabilire dei momenti da dedicare all’incontro spirituale con Gesù e la
Madonna, momenti meravigliosi perché da questa comunione scaturiscono Grazie spirituali e il
credente si trasforma sempre più in Loro, assimilando lo Spirito.
Dio è sempre vigilante sui credenti che Lo adorano, non li lascia soccombere in tutte le
circostanze di pericolo e negli attacchi che i diavoli organizzano molto spesso. Gesù è
sempre con noi se Lo invochiamo, Lo ringraziamo e ci confidiamo con Lui.
Non siamo soli, come non lo erano gli Apostoli sulla barca, nonostante l’apparenza.
«Avvenne nel mare un grande sconvolgimento, tanto che la barca era coperta dalle onde;
ma Egli dormiva».
A quel tempo Gesù poteva anche lasciare riposare il suo Corpo, come Dio non dormiva mai.
Dio è Colui che veglia ininterrottamente, mi piace affermare che non ha altri «impegni» se non
osservarci perché ci ama così come siamo, per ascoltare i nostri slanci di amore e di piena
fiducia in Lui.
Sulla barca Gesù apparentemente dormiva e così Lo vedevano gli altri, mentre il suo Spirito
conosceva tutto e nulla poteva sfuggirli.
Gesù non intervenne subito, pur conoscendo il pericolo causato dalle onde e rimase in attesa
della richiesta di aiuto degli Apostoli. «Salvaci, Signore, siamo perduti!». Un solo Angelo
poteva bloccare la barca e non farla muovere nonostante le onde.
Gesù poteva far sostenere la barca da un miliardo di Angeli… Invece, rimase in attesa
dell’invocazione degli uomini.
Lo stesso modo utilizza con tutti noi, Egli attende le nostre invocazioni di aiuto.
Non dobbiamo cercare Gesù solo quando incombe un pericolo, Lui è l’Amore incarnato e
senza Lui si vive nell’agitazione continua, in una tristezza inspiegabile.
Se veramente Lo riconosciamo come Dio, dobbiamo invocarlo ogni giorno e questa Fede
determina il suo intervento. Rimane sicuro, comunque, che il Signore è desideroso di aiutare
tutti, però la sua risposta è condizionata dalla Fede e dall’amore di chi prega.
Il Signore è sempre vicino a quanti Lo invocano. «Perché avete paura, gente di poca
Fede?».
La paura verso alcuni o numerosi aspetti della vita, scaturisce dall’assenza di Dio, dalla
perdita della comunione con Lui.
La società di oggi è pervasa dalla paura, quindi è lontana da Dio. Questa paura scaturisce
dallo scoraggiamento, c’è una tristezza celata nell’umanità e molti cercano di reagire con nuove
e sorprendenti distrazioni. Però l’angoscia che spinge all’aggressività e poi allo
scoraggiamento, rimane sempre all’interno della persona.
Il dato che emerge dalla società di oggi è la mancata preoccupazione della vita
spirituale. L’indurimento del cuore rende cinica e spietata la persona, tutto quello che
compie ha come obiettivo la sua grandezza, ed arriva con facilità estrema a calpestare
tutto ciò che non è più utile. Anche i propri familiari.
I cristiani devono compiere giornalmente l’esame di coscienza per conoscersi e rivedere
quanto è stato compiuto e detto. Il grande dominio sulla propria volontà passa per l’esame di
coscienza giornaliero.
Non si può vivere superficialmente la Fede che si pensa di avere o di adorare il Signore solo
quando arriva una sofferenza.
Gesù è l’Onnipotente ed interviene quando Lo invochiamo e siamo costanti. «Si alzò,
minacciò i venti e il mare e ci fu grande bonaccia».
«Tutti, pieni di stupore, dicevano: “Chi è mai Costui, che perfino i venti e il mare gli
obbediscono?”».
Noi abbiamo una grande Fede in Gesù?
1 Ave Maria per Padre Giulio
P.S.= Vi invito a recitare questa breve preghiera per una mia intenzione.
“O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la
missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti,
perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino
da ogni male e li respingano nell’abisso. Amen”.
RICHIESTA DI PREGHIERE