Autore: gesuemaria_ufficiale

Le Chiese si svuotano e nessuno si preoccupa – 19 Gennaio 2023 0

Le Chiese si svuotano e nessuno si preoccupa – 19 Gennaio 2023

Giovedì 19 gennaio 2023

II Settimana del Tempo ordinario

+ VANGELO (Mc 3,712)

Gli spiriti impuri gridavano: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma Egli imponeva loro severamente di non svelare chi Egli fosse.

Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù, con i suoi discepoli si ritirò presso il mare e Lo seguì molta folla dalla Galilea. Dalla Giudea e da Gerusalemme, dall’Idumea e da oltre il Giordano e dalle parti di Tiro e Sidòne, una grande folla, sentendo quanto faceva, andò da Lui. Allora Egli disse ai suoi discepoli di tenergli pronta una barca, a causa della folla, perché non Lo schiacciassero. Infatti aveva guarito molti, cosicché quanti avevano qualche male si gettavano su di Lui per toccarlo. Gli spiriti impuri, quando Lo vedevano, cadevano ai suoi piedi e gridavano: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma Egli imponeva loro severamente di non svelare chi Egli fosse. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

La Barca che raffigura la Chiesa si sta svuotando e molti cattolici scelgono altre navi molto confortanti dove si conosce la sontuosa festa pagana. Nella Barca rimane sempre Gesù con pochi discepoli, diventerà presto il Piccolo Gregge evangelico opposto alle eresie di quanti nella gerarchia volgeranno lo sguardo verso l’impostura.

È un tremendo paradosso quello di una gerarchia che non è più attratta dalla sana dottrina della Chiesa e si butta a testa bassa nella mischia del mondo globalista, perdendo i lineamenti spirituali e mostrando finalmente la vera identità intrattabile.

Un tempo i nuovi Vescovi venivano scelti e consacrati per le virtù e la sana dottrina che professavano, oggi il criterio si fonda su un altro criterio e l’attivismo modernista che contempla la predicazione perseverante dell’accoglienza degli immigrati. Senza curarsi del comprensibile fastidio che causano ai cattolici equilibrati, quelli saggi e seguaci di Cristo!

Dermot Pius Farrell è stato nominato Vescovo da Bergoglio il 3 gennaio 2018. Lo stesso Pontefice lo ha nominato Arcivescovo di Dublino, la capitale dell’Irlanda, quindi la sede più importante del paese, il 29 dicembre 2020. Farrell, qualche giorno dopo la nomina ad Arcivescovo ha rilasciato un’intervista all’Irish Times in cui si dichiara favorevole alle donne diaconi e ai sacerdoti sposati, e alla benedizione privata degli anelli per le coppie divorziate e risposate e per le coppie omosessuali.

In questo caso, per esempio, qual è stato il criterio di scelta del Vescovo e della sua promozione? Fanno parte ancora della Chiesa Cattolica?

È la perdita della Fede, si chiama apostasia del cuore, anche se restano nella Chiesa i loro insegnamenti non sono più conformi al Vangelo.

Le eresie che da anni si predicano arrivano a distruggere la Fede di milioni di buoni cattolici e un po’ impressionabili.

Sono incalcolabili le omelie non più cattoliche che si esternano dai pulpiti cattolici con la superba pretesa di imporre ai fedeli nuove dottrine eretiche, folli, scriteriate che superano per insensatezza le eresie dell’eretico Lutero.

Carissimi, fermiamoci a riflettere sulla nostra Fede, chiediamoci cos’è la Fede in Gesù Cristo.

Non è quella di chi si illude di pregare e non vive il Vangelo. Non è quella di Vescovi italiani e di tanti luoghi del mondo che esaltano l’Islamismo e Lutero, negando implicitamente tutta la sana dottrina cattolica, trasmessa dagli Apostoli fino ai giorni nostri. Non c’è Fede neanche negli enfatici predicatori che dicono e non fanno.

«Quanto vi dicono, fatelo e osservatelo, ma non fate secondo le loro opere, perché dicono e non fanno» (Mt 23,3).

Oggi però sono molti quelli che parlano male perché modernisti e fanno ancora peggio!

La Fede autentica va vissuta, e deve conformare tanto le decisioni grandi quanto quelle piccole, e ordinariamente si manifesta nel modo di affrontare i doveri quotidiani. Nella vita che ognuno conduce viene mostrata la sua Fede, da come parla, come agisce e ordisce.

La Fede è vera se viene vissuta e si mostra con le buone opere. Si esercita la Fede nell’adesione totale a Gesù, quando si predica e si adora Gesù.

Il Vangelo di oggi ci dice che una grande folla cercava Gesù perché guariva tutti. La grande folla in questi tempi invece viene dissuasa dal cercare Gesù per le ambigue omelie non cristiane, prive di Fede e di amore per la salvezza delle anime.

Nel Vangelo di oggi Gesù chiede ai discepoli di «tenergli pronta una barca, a causa della folla, perché non Lo schiacciassero».

Gesù non voleva sottrarsi dall’incontro con gli ammalati.

Questo significa che Gesù vuole restare in noi se Lo chiediamo e preghiamo per questo.

Gesù vuole restare con noi, in noi, ma dobbiamo trovare la pace interiore per farlo agire, dobbiamo allontanare la «folla» di pensieri, di giudizi, di orgogli, di superbie, di progetti immorali, di vanità fuggevoli, di ricerca degli idoli.

Gesù vuole salire sulla nostra barca, ma deve vederla libera, lontana dagli inganni e dalle ipocrisie che dominano certe menti.

Chiediamoci se siamo pronti a tenergli disponibile la nostra barca per ospitarlo.

Ciò che schiaccia l’uomo è l’orgoglio e la sua immersione nei vizi, egli non trova nella giornata del tempo da dedicare alla preghiera, all’adorazione di Gesù, e si priva di riempirsi del suo Spirito per avere maggiore Fede e vincere le tentazioni, per non cadere nella corruzione del mondo.

Ricordate le parole di Gesù: «Dai loro frutti dunque li potrete riconoscere» (Mt 7,20).

Gesù è il liberatore e aspetta anche i grandi peccatori nel confessionale, purtroppo spesso non si trovano i confessori, diversi Vescovi addirittura fuorviano i parroci e non parlano bene della Confessione… Moltissime Chiese rimangono chiuse, le Chiese aperte si trovano nelle città con alcuni confessori disponibili a far risuscitare le anime e a spezzare le catene del peccato, a sconfiggere l’immondo Satana.

Gesù è il guaritore ma ci vuole liberi dalla mentalità moderna e volgare che si oppone proprio a Lui, altrimenti la sua azione rimane bloccata.

Ognuno di noi può diventare collaboratore di Gesù nel «dare dottrina», nel portare agli altri la conoscenza del Vangelo e la propria esperienza spirituale. Ognuno deve diventare testimone dell’Amore di Gesù Cristo, Figlio di Dio.

È indispensabile conoscere le Verità della nostra Fede.

Siamo chiamati a diffondere a tutti le Verità contenute nel Vangelo. Gesù ce lo chiede. Non rimaniamo inerti a guardare l’agire degli impostori.

Ieri qualcuno ha avuto difficoltà a comprendere un passo del mio commento, riguardo la non validità della Messa se il Sacerdote è privo di Fede, ma non si rifletteva sul fatto che è importante il “sentire con la Chiesa”, cioè celebrare secondo le intenzioni di Cristo e della Chiesa. In questo caso il Sacerdote anche se è carico di molti peccati celebra validamente e lo spiego.

 Ex opere operato è un’espressione latina della dottrina cattolica dei Sacramenti. Significa letteralmente «PER IL FATTO STESSO DI AVER FATTO LA COSA». Si riferisce al fatto che nei Sacramenti il peccato del Ministro non può inficiare il risultato dell’azione sacramentale. Un Sacerdote può celebrare la Messa pur essendo ricolmo di peccati mortali e la Messa è valida in quanto ha conservato anche un po’ di Fede in Gesù, quindi l’ex opere operato è valido.

Non esiste più l’ex opere operato se il Sacerdote non crede in Gesù, non ha più Fede ed è un apostata. Diverso è il caso di Lanciano, il celebrante aveva solo dei dubbi sulla presenza reale di Gesù nell’Eucaristia ma aveva fede in Gesù Cristo, e avvenne il famoso miracolo per confermare la presenza vera, reale e sostanziale di Gesù nell’Eucaristia.

 Tre grandi maestri della Fede e strenui difensori della Sacra Tradizione, il Cardinale Pietro Parente, Mons. Antonio Piolanti e Mons. Salvatore Garofalo, concordano pacificamente con quanto ha scritto prima Pietro di Poitiers (+1205) e successivamente il Concilio Tridentino nell’uso scolastico del significato preciso e determinato di «EX OPERE OPERATO» (Dizionario di Teologia Dogmatica). I Padri tridentini, dicendo che i Sacramenti producono la Grazia «ex opere operato», insegnarono che la Grazia del Sacramento viene causata dal rito sacramentale V A L I D A M E N T E posto e non dagli atti meritori del Ministro e del soggetto. 

Questa è la spiegazione completa: anche se il Sacerdote non ha più la Fede, ma celebra secondo le intenzioni di Cristo e della Chiesa, LA CONSACRAZIONE AVVIENE.

Valutando con maturità spirituale la condizione del Sacerdote che mostra la perdita della Fede, la sua assente spiritualità facilita il disinteresse verso Gesù e la Chiesa, per questo il Sacerdote di conseguenza non si curerà più del “sentire con la Chiesa”, non cercherà di celebrare secondo le intenzioni di Cristo e della Chiesa. In questo senso non possedendo la Fede quasi sicuramente non celebra validamente proprio perché non ha più alcun interesse per Cristo e la Chiesa.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Non avviene la transustanziazione se il Sacerdote ha perduto la Fede – 18 Gennaio 2023 0

Non avviene la transustanziazione se il Sacerdote ha perduto la Fede – 18 Gennaio 2023

Mercoledì 18 gennaio 2023

II Settimana del Tempo ordinario

+ VANGELO (Mc 3,16)

È lecito in giorno di sabato salvare una vita o ucciderla?

Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù entrò di nuovo nella sinagoga. Vi era lì un uomo che aveva una mano paralizzata, e stavano a vedere se lo guariva in giorno di sabato, per accusarlo. Egli disse all’uomo che aveva la mano paralizzata: «Alzati, vieni qui in mezzo!». Poi domandò loro: «È lecito in giorno di sabato fare del bene o fare del male, salvare una vita o ucciderla?». Ma essi tacevano. E guardandoli tutt’intorno con indignazione, rattristato per la durezza dei loro cuori, disse all’uomo: «Tendi la mano!». Egli la tese e la sua mano fu guarita. E i farisei uscirono subito con gli erodiani e tennero consiglio contro di Lui per farlo morire. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

La liturgia ci presenta un altro episodio riguardante il sabato. C’è voluto poco per far scattare la reazione dei nemici di Gesù. Farisei ed erodiani con facilità si unirono pur avendo problematicità notevoli, e come accade sempre quando c’è da colpire chi sta nel Bene, non avevano la lucidità di distinguere i fatti accaduti.

L’atteggiamento dei farisei era crudele e ricolmo di odio, non capivano più talmente erano ottenebrati che erano loro a violare il Comandamento nel voler uccidere Gesù. Se non accettavano il Signore e peccavano per l’odio e per le diffamazioni, infrangevano il quinto Comandamento: «Non uccidere».

Eppure vi dico che questi farisei ed erodiani che odiavano Gesù, erano meno responsabili delle persone simili a loro e che sono i Vescovi e i Sacerdoti modernisti, che in questi nostri tempi cercano di uccidere sempre Gesù nelle anime dei cattolici, negando la sua Divinità e stravolgendo la sua dottrina.

SONO TEOLOGI E ANCHE VESCOVI CHE NEL PASSATO HANNO ACCETTATO E CREDUTO IN GESÙ, LO HANNO CONSIDERATO FIGLIO DI DIO E HANNO SCRITTO, PREDICATO, INSEGNATO CHE IL VANGELO È AUTENTICO E LUI È ONNIPOTENTE. POI CHISSÀ PER QUALI NUOVE INCLINAZIONI, DEBOLEZZE E INTERESSI AMBIZIOSI, DI CARRIERA E POTERE, SI SONO SCHIERATI CONTRO GESÙ CRISTO.

Quanto scrivo adesso sorprenderà alcuni ma con la ragione comprenderanno che oggi è diventato opportuno partecipare alle Messe celebrate NON da Sacerdoti senza più Fede e lo dimostrano con le eresie e il modernismo che insegnano, bensì si deve partecipare alle Messe celebrate da Sacerdoti anche mediocri, ma ancora possessori della Fede in Gesù. Come mai questa necessità? Ve lo spiego con grandissima chiarezza!

Riflettiamo sulla validità della Consacrazione del pane e del vino da parte dei Vescovi e dei Sacerdoti protagonisti di una pessima condotta di vita. La loro cattiva indole quando celebrano all’altare, la loro dipendenza dal denaro e la loro vita dissoluta, trafiggono il Cuore di Gesù.

MOLTI SACERDOTI NON SONO PIÙ DEGNI DI CELEBRARE I SANTI MISTERI PER MANCANZA DI FEDE, LE MANI SPORCHE DI VIZI. QUANDO LE MANI DEL SACERDOTE SONO CONTAMINATE DA PECCATI ORRENDI, IL CORPO DI GESÙ NON È CONSACRATO SULL’ALTARE, NON VALE NULLA RIPETERE LE PAROLE DELLA CONSACRAZIONE SE QUESTI SACERDOTI NON HANNO PIÙ FEDE IN GESÙ. È INDISPENSABILE LA FEDE IN GESÙ PER LA TRANSUSTANZIAZIONE!

QUANDO IL SACERDOTE HA PERSO LA FEDE, QUANDO NON PENSA PIÙ A GESÙ COME SUO DIO, GESÙ NON SCENDE DURANTE LA CONSACRAZIONE DELLA MESSA. IN QUELLE MESSE NON AVVIENE IL SACRIFICIO EUCARISTICO E DOVETE ANDARE ALTROVE. COME SI CAPISCE? CHIEDETELO NELLA PREGHIERA. 

C’è una frase nel Vangelo che oggi và rivolta a quanti stanno tradendo Dio.

Dopo avere raccontato la parabola dei due figli avvertiti dal padre di andare a lavorare nella vigna -ma quello che si era rifiutato vi andò e l’altro che aveva promesso di andare poi cambiò idea e fece altro-, Gesù entrato nel Tempio rivolto ai sommi sacerdoti e gli anziani del popolo, disse: «IN VERITÀ VI DICO: I PUBBLICANI E LE PROSTITUTE VI PASSANO AVANTI NEL REGNO DI DIO» (Mt 21,31). Parlava di grandi peccatori convertiti al suo Vangelo.

Quanti insegnano all’interno della Chiesa nuove dottrine ambigue, proibiscono dannatamente la diffusione del Bene e ripetono ai Sacerdoti e ai laici impegnati nel buon apostolato del Vangelo, le stesse parole che i sommi sacerdoti e gli anziani del popolo dicevano odiosamente a Gesù: «Con quale autorità fai questo? Chi ti ha dato questa autorità?» (Mt 21,23).

Tacciono ogni corruzione compiuta da loro e dai loro amici, proteggono i viziosi immorali e lasciano crescere il Male, ma incredibilmente e forsennatamente diventano belve quando altri  buoni Sacerdoti compiono buon apostolato per il bene delle anime e la diffusione del Vangelo.

La spiegazione è la loro apostasia, la profonda corruzione morale, hanno perduto la Fede e l’autorità che ricoprono non è più accetta a Dio, essi non hanno interesse per il Vangelo, non compiono nulla per amore di Gesù Cristo, né per il bene della Chiesa. Vogliono distruggere la Chiesa e la sua sana dottrina.

Non è come il ruolo istituzionale, una questione esteriore nel rispetto della Costituzione, invece il Sacerdote deve agire per Fede, per amore di Dio.

Il Male non si sviluppa all’improvviso, però si trasforma e si adatta alle varie circostanze, come l’acqua.

L’acqua si adatta ai recipienti che la contengono, il Male si stabilizza dove trova chi lo contiene e lo lascia sviluppare. Personifica il Male.

Essi subdolamente lasciano intendere che tutte le religioni sono uguali e la Rivelazione di Dio non è solo quella cristiana e per questo Gesù non è Dio.

Lo affermano allusivamente. Di sicuro, molti peccatori riceveranno più misericordia da Dio, rispetto a tanti Pastori  che odiano la Chiesa dall’interno.

«In verità vi dico: I pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel Regno di Dio» (Mt 21,31).

Con pubblicani e prostitute Gesù si riferiva proprio ai peccatori più immondi, così non solo ribadiva che la salvezza eterna è aperta a tutti coloro che si pentono dei loro peccati anche se immensi, aggiungeva che la vera Fede in Dio è interiore e si mostra con la vita virtuosa e le buone opere, non con l’ipocrisia religiosa o l’agire da impostori.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Gesù nella Messa libera dalle maledizioni – 17 Gennaio 2023 0

Gesù nella Messa libera dalle maledizioni – 17 Gennaio 2023

Martedì 17 gennaio 2023

II Settimana del Tempo ordinario

+ VANGELO (Mc 2,2328)

Il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato!

Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, di sabato Gesù passava fra campi di grano e i suoi discepoli, mentre camminavano, si misero a cogliere le spighe. I farisei gli dicevano: «Guarda! Perché fanno in giorno di sabato quello che non è lecito?». Ed Egli rispose loro: «Non avete mai letto quello che fece Davide quando si trovò nel bisogno e lui e i suoi compagni ebbero fame? Sotto il sommo sacerdote Abiatàr, entrò nella casa di Dio e mangiò i pani dell’offerta, che non è lecito mangiare se non ai sacerdoti, e ne diede anche ai suoi compagni!». E diceva loro: «Il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato! Perciò il Figlio dell’Uomo è Signore anche del sabato». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Ciò che differenziava Israele dai popoli vicini era l’osservanza del riposo nel giorno di sabato, questo adempimento dava ai romani la convinzione della pigrizia degli ebrei, e proprio in modo incoerente proprio gli ebrei che osservavano il riposo del sabato, facevano lavorare i loro schiavi…

Il sabato aveva una grande importanza per gli ebrei, ricordava ad essi il primato di Dio e la loro libertà ottenuta da una condizione di schiavitù, era il giorno del ricordo della loro dignità riacquistata. Questo giorno era dedicato a Dio, si doveva fermare tutto per ricordare i favori ricevuti da Dio.

La cosa curiosa è la loro difesa del precetto del sabato, modificandolo secondo le convenienze personali. Lo rendono un memoriale umano, tanto da trasformarlo con molte nuove norme e prescrizioni inventate dagli uomini e accostate al sabato, come i passi che bisognava fare, quali azioni compiere, che cibo mangiare, ecc.

In questo modo essi stessi ritornano schiavi nuovamente anche se di prescrizioni e precetti inventati da loro. Si sostituiscono a Dio.

Il rispetto della loro legge fatta di opinioni e convenienze, diventa più importante di Dio. Arrivano a giudicare la devozione delle persone considerando l’osservanza esteriore, con questo parametro decretano i buoni e i cattivi.

L’azione compiuta dai discepoli di Gesù nel giorno di sabato per gli ebrei è grave, mostrano però i limiti delle loro conoscenze e il Signore spiega che già Davide aveva mangiato il pane quando non poteva e lo fece per necessità. Lo spiega con l’equilibrio dell’Uomo libero, non solo perché è Figlio di Dio.

Gesù non si preoccupa dell’accusa dei farisei perché ingenua e falsa, risponde con la Parola di Dio e li zittisce.

Oggi il Vangelo ci dice che se il sabato è fatto per l’uomo, non si può giustificare l’accidia spirituale o pigrizia di quanti anche di sabato non pregano o compiono azioni gravi. Ci dice che anche di sabato il cristiano ha l’obbligo di pensare alla sua crescita spirituale, perché esiste la necessità della purificazione interiore.

Questa purificazione o redenzione intesa come liberazione dagli atteggiamenti esteriori ipocriti, facilita la comunione con Gesù.

Non si è più schiavi dei propri impulsi quando si ascolta la Parola di Dio e si attuano gli insegnamenti di Gesù del Vangelo. Avviene una liberazione.

Ma è necessario compiere ogni opera con amore, avvertendo nel cuore la gioia di osservare quanto ci ha chiesto il Signore.

Nella Bibbia non troviamo inviti a considerarci immuni dall’osservanza delle Leggi, dobbiamo però capire il significato della Legge morale che Dio ha scritto nel nostro cuore e che ha anche resa manifesta nei precetti divini.

Ognuno con onestà può capire la legge del Bene e del Male, ma non può guidare la propria coscienza senza il confronto con la Parola di Dio. Nessuno può autoassolversi o giustificare per i propri interessi le azioni sbagliate che compie.

Chi rispetta i precetti divini si eleva ad una dignità fuori dal comune, conferma la sua esistenza di creatura ad immagine di Dio.

Noi osserviamo la domenica come giorno di precetto, perché così ha stabilito il Signore Gesù instaurando la Nuova Alleanza con l’umanità.

LA DOMENICA PER IL CRISTIANO È IL GIORNO DI RIPOSO FISICO PER PREOCCUPARSI DI PIÙ DELL’ANIMA ED IMPEGNARSI NELLE COSE DELLO SPIRITO. È IL GIORNO LIBERO DAL LAVORO E DEVE DEDICARSI PRINCIPALMENTE ALLA CURA DELL’ANIMA.

LA PARTECIPAZIONE ALLA SANTA MESSA È IL RINGRAZIAMENTO PRINCIPALE PER QUANTO SI RICEVE DA DIO, CI SONO TANTE ALTRE COSE DA COMPIERE PER MIGLIORARE MORALMENTE COME LE BUONE LETTURE, GLI INCONTRI CON PERSONE O FAMIGLIE IMPEGNATE NEL CAMMINO.

La partecipazione dei cattolici alla Santa Messa festiva è drasticamente diminuita, molti non avvertono la necessità di conoscere il Padre che li considera come i suoi bambini, né di avvicinarsi e adorare il buon Gesù che vuole ancora compiere grandi miracoli a quanti pregano!

La Santa Messa non deve essere considerata come un obbligo per evitare castighi, è invece un incontro amorevole e gioioso con il Creatore che è un Padre buono e ci aspetta in Chiesa per ascoltare i nostri ringraziamenti considerando tutto quello che ci ha donato gratuitamente.

Vuole sentire il nostro amore per Lui, vuole che Lo consideriamo Padre per tutto quello che nessun padre terreno ha mai potuto donarci.

La nostra Fede non è fondata sull’osservanza esteriore, è un motore interiore che deve spingerci sempre al cambiamento verso Gesù.

Non dobbiamo ripetere i giudizi dei farisei che valutavano secondo ciò che appariva all’esterno, come se la devozione fosse impressa sulla fronte. Tantissimi buoni e autentici cristiani sono persone perbene, vivono la loro profonda spiritualità conducendo esteriormente una vita ordinaria e forse nessuno conosce la loro elevata spiritualità, perché la preghiera è questione di cuore.

Compiono lavori come tanti altri ma osservano le Leggi di Gesù e dei Comandamenti, hanno una morale, la certezza di un Padre in Cielo che vigila su essi, una Madre Immacolata piena di bontà che li aiuta in ogni necessità.

Tanti cattolici esteriormente appaiono come gli altri ma fanno del Bene a tanti con le loro preghiere e le loro opere virtuose. Pregano anche con la loro vita e desiderano solo il Bene di tutti, hanno una spiritualità portatrice di pace e di gioia per loro e quanti conoscono.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Gesù ci insegna ad amare tutti – 16 Gennaio 2023 0

Gesù ci insegna ad amare tutti – 16 Gennaio 2023

Lunedì 16 gennaio 2023

II Settimana del Tempo ordinario

+ VANGELO (Mc 2,1822)

Lo sposo è con loro.

Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, i discepoli di Giovanni e i farisei stavano facendo un digiuno. Vennero da Gesù e gli dissero: «Perché i discepoli di Giovanni e i discepoli dei farisei digiunano, mentre i tuoi discepoli non digiunano?». Gesù disse loro: «Possono forse digiunare gli invitati a nozze, quando lo sposo è con loro? Finché hanno lo sposo con loro, non possono digiunare. Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto: allora, in quel giorno, digiuneranno. Nessuno cuce un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio; altrimenti il rattoppo nuovo porta via qualcosa alla stoffa vecchia e lo strappo diventa peggiore. E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino spaccherà gli otri, e si perdono vino e otri. Ma vino nuovo in otri nuovi!». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

A questo punto del Vangelo di San Marco iniziano le lamentele dei farisei contro Gesù, sono le lagnanze degli invidiosi, di quanti si vedono superati in quelle cose in cui credono di eccellere. Le proteste dei farisei diventano le contraddizioni dei cristiani contro Cristo, essi non accettano numerosi insegnamenti e vogliono mantenere la mentalità che li rende appagati nel Male del mondo, secondo i loro schemi.

Gesù risponde ad una domanda sulla pratica del digiuno, sa bene che la conoscenza degli interlocutori è minima mentre è grande la curiosità e l’altezzosità. Di solito, chi digiuna compie un atto di penitenza notevole per purificarsi dai peccati e diventare più spirituale, ma quasi tutti i farisei osservavano il digiuno con ostentazione considerandosi i migliori.

Come potevano migliorare e lasciare la mentalità vecchia se continuavano a custodire la mentalità corrotta e non se ne liberavano?

La visione religiosa che trova Gesù quando inizia la vita pubblica è senza dubbio in difficoltà, ma Lui non vuole rattopparla né vuole applicare una pezza sullo strappo compiuto dagli ebrei. L’inserimento di molti riti creati dagli ebrei, anche le interpretazioni sbagliate e ridicole delle Scritture, chiudevano ad essi la possibilità di comprendere l’identità di Gesù.

La mentalità intransigente dei farisei e dei dottori della Legge con il popolo, considerato da essi con disprezzo, non permetteva un dialogo formativo sulla corretta interpretazione delle Scritture e quando Gesù cominciò a spiegarle correttamente, rimasero storditi o le rifiutarono.

Gesù è venuto a spiegare agli ebrei un modo nuovo di stare con Dio, utilizzando proprio le Scritture. Ma ancora oggi considerano Gesù un falso Profeta e aspettano la venuta del loro falso messia, ed infatti verrà presto, causerà grandi catastrofi e alla fine lo malediranno.

pratiche religiose che osserva e capire il senso di cosa e quanto compie, per rendere la Fede essenziale.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Nel Nome di Gesù tutto diventa possibile e facile – 15 Gennaio 2023 0

Nel Nome di Gesù tutto diventa possibile e facile – 15 Gennaio 2023

Domenica 15 gennaio 2023

II DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

+ VANGELO (Gv 1,29-34)

Ecco l’Agnello di Dio, Colui che toglie il peccato del mondo.

Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Giovanni, vedendo Gesù venire verso di lui, disse: «Ecco l’Agnello di Dio, Colui che toglie il peccato del mondo! Egli è Colui del quale ho detto: “Dopo di me viene un Uomo che è avanti a me, perché era prima di me”. Io non Lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell’acqua, perché Egli fosse manifestato a Israele». Giovanni testimoniò dicendo: «Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal Cielo e rimanere su di Lui. Io non Lo conoscevo, ma proprio Colui che mi ha inviato a battezzare nell’acqua mi disse: “Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è Lui che battezza nello Spirito Santo”. E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Anche Giovanni Battista fu ritenuto un falso profeta. Per non parlare di Gesù, considerato come minimo un folle dalla grande maggioranza di quelli di Gerusalemme. Giovanni Battista svolgeva il ruolo che hanno successivamente avuto i grandi Santi, anche mistici autentici non ancora beatificati dalla Chiesa come Teresa Neumann, Luisa Piccarreta, Maria Valtorta, Natuzza Evolo.

Giovanni Battista gridava la Verità che aveva dentro perché ricolmo di Spirito Santo e come risposta gli hanno tagliato la testa.

Molti avevano una grande considerazione di Lui, altri Lo odiavano come in questi duemila anni sono stati perseguitati puntualmente tutti i mistici, le anime intime con Dio, uomini e donne che hanno risposto con una donazione totale e una vita eroica. Spesso contro tutti i corrotti pur di difendere Gesù e la sua Chiesa.

Questo è il vero segnale della fedeltà di un’anima al Signore: lo scatenamento dei diavoli contro chi vive pienamente in unione con Dio.

Come non fu accettato Giovanni Battista, identicamente non sono accettati i mistici scelti da Gesù e dalla Madonna. In tantissime persone, soprattutto Prelati e cattolici che vanno a Messa, scatta un forte senso di odio, avversità, spirito di persecuzione e una grande attitudine a diffamare, proprio quelle anime donate a Dio e che agiscono nel Nome di Gesù.

Il grande Padre Pio è il classico esempio.

La testimonianza piena di Fede di Giovanni Battista delinea chiaramente l’azione dello Spirito Santo sulle persone docili e pienamente coerenti. La sua spiegazione del riconoscimento di Gesù vuol dimostrare la modalità per non sbagliare, infatti non si è fidato di sé né Dio lo ha lasciato  libero di interpretare, e gli rivela il segno per riconoscere il Messia.

«Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è Lui che battezza nello Spirito Santo».

Possiamo stabilire così l’agire di Dio che si differenzia quasi sempre da quello dell’uomo nelle singole iniziative, dovuto alla visione complessiva che possiede solo Dio. Qui  si comprende la necessità di pregare molto prima delle scelte importanti, dei comportamenti da attuare nelle varie circostanze, per capire la provenienza dei pensieri.

Ho scritto che i pensieri dirigono le disposizioni interiori, sono come un comando per le persone senza Dio o per i cristiani tiepidi.

Il Signore vuole che Lo riconosciamo, ha fatto di tutto per relazionarsi con ogni essere umano ma sono davvero pochi quelli che Lo accettano nella loro vita. Le malattie costringono a fermarsi e a riflettere, in molti casi danno la spinta per cominciare a pregare, scoprire l’importanza dei pellegrinaggi, avvicinarsi con devozione ai Sacramenti.

Sono benedetti i cristiani che riescono a praticare con vero amore i Sacramenti e pregano con devozione ogni giorno, essi scoprono la vera spiritualità nella loro vita, svelata dai nuovi pensieri buoni che arrecano molta pace, dalla capacità di amare anche i nemici e di perdonarli almeno nei loro cuori.

Per arrivare alla spiritualità di Giovanni Battista c’è un cammino di rinnegamento da tantissime cose inutili, da quanto ruba tempo prezioso!

La forza per reagire alle tentazioni, alla superficialità che spesso avvolge i pensieri, per rifiutare l’indifferenza che colpisce gli accidiosi e oziosi, arriva anche dall’invocazione del Santissimo Nome di Gesù. È il Nome che trasmette Grazia e Amore, fa assimilare lo Spirito di Dio, rende coraggiosi e forti anche i più deboli.

Uno che ha arrecato tanto male sotto ogni forma alla Santa Chiesa, un esponente della massoneria francese, dopo la sua conversione perché esiliato e abbandonato, scriveva: «Alessandro, Cesare, Carlo Magno ed io abbiamo fondato enormi imperi; ma da cosa dipendevano queste nostre creazioni geniali? Dalla forza. Solo Gesù ha fondato un impero basato sull’Amore e, ancora oggi, milioni di persone sono disposte a morire per Lui”. Il vinto Napoleone Bonaparte arrivò nella preghiera a questa verità.

Nella Bibbia la conoscenza del Nome di Dio riveste un’importanza assoluta, non si può pregare un Dio sconosciuto.

Quando Dio chiama Mosè alla sua missione fra il popolo ebraico, non disse il suo Nome, fu Mosè a richiederlo per comunicarlo al suo popolo e rispondere alla domanda: «Chi ti ha riconosciuto principe su di noi?».

Il Dio di Israele era conosciuto inizialmente come il «Dio degli antenati», il «Dio di Abramo di Isacco di Giacobbe», oppure con espressioni particolari: «El Shaddai», «Terrore di Isacco», «Forte di Giacobbe», a Mosè rivela il suo Nome perché condizione necessaria per istaurare una relazione.

Il Nome di Gesù fu comunicato a San Giuseppe dall’Angelo in sogno, un Nome bello e molto significativo: si traduce con Salvatore.

Nel Vangelo troviamo citazioni che esaltano il suo Nome, gli stessi Apostoli invocando il suo Nome guariscono i malati, cacciano i demoni e compiono ogni sorta di prodigi: «E i settantadue tornarono pieni di gioia dicendo: Signore, anche i demoni si sottomettono a noi nel tuo Nome» (Lc 10,17); «… Signore, non abbiamo noi profetato nel tuo Nome e cacciato demoni nel tuo Nome e compiuto molti prodigi nel tuo Nome?» (Mt 7,22); «… Non vi è altro Nome dato agli uomini sotto il Cielo nel quale possiamo avere la salvezza» (At 4,12).

La vera Fede dei cristiani professa fiducia cieca nel Nome di Gesù: «Gesù è il Signore, e Dio Lo ha ridestato dai morti» (Rm 10,9-13).

L’invocazione del Nome di Gesù è potentissima, per tutte le circostanze, soprattutto per ringraziarLo mille volte al giorno e adorarLo.

Chiedete sempre aiuti chiamando il Nome di Gesù, invocate questo benedetto Nome e vi sentirete più forti, più sereni e gioiosi!

1 Ave Maria per Padre Giulio

“O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen”.

3 Ave Maria…

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Gesù suscitava riflessioni profonde per portare alla conversione – 14 Gennaio 2023 0

Gesù suscitava riflessioni profonde per portare alla conversione – 14 Gennaio 2023

Sabato 14 gennaio 2023

I Settimana del Tempo ordinario

+ VANGELO (Mc 2,1317)

Non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori.

Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù uscì di nuovo lungo il mare; tutta la folla veniva a Lui ed Egli insegnava loro. Passando, vide Levi, il figlio di Alfeo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e Lo seguì. Mentre stava a tavola in casa di lui, anche molti pubblicani e peccatori erano a tavola con Gesù e i suoi discepoli; erano molti infatti quelli che Lo seguivano. Allora gli scribi dei farisei, vedendolo mangiare con i peccatori e i pubblicani, dicevano ai suoi discepoli: «Perché mangia e beve insieme ai pubblicani e ai peccatori?». Udito questo, Gesù disse loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; Io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Quando fisicamente si sta bene non c’è necessità di incontrare il medico, non si fa uso di medicine e raramente si pensa a qualche malattia superata in passato. Questo succede a tutti, più o meno c’è questo atteggiamento nell’essere umano.

Riconosciamo che quando tutto procede apparentemente bene, non c’è quasi mai una discreta vigilanza personale, il comportamento è più disinibito, si attua un agire disinvolto. Nel bene e nel male questo comportamento arreca degli effetti che variano secondo la spiritualità e il controllo che ognuno ha su di sé.

QUANDO LE COSE VANNO BENE, NON SI CERCA GESÙ CON UMILTÀ E DOCILITÀ.

Gesù non mette paura ma deve necessariamente scuotere per svegliare i sognatori, in qualche modo «spaventa» con bontà quanti interpretano la loro vita come un privilegio acquisito chissà come, un diritto o proprietà personale da gestire secondo le personali convinzioni e liberi da ogni regola, senza Dio.

Per molti la loro è una vita svincolata da ogni legge morale, un possesso esclusivo a cui Dio non deve accedere e questo lo pensano atei e indifferenti.

Come agisce in questi casi Gesù Cristo?

LASCIA TUTTI LIBERI DELLE SCELTE PERSONALI, non costringe ma avvisa, fa conoscere quanto la mente non riesce a raggiungere, trattandosi del soprannaturale. La persona senza Dio si muove solo in uno spazio che chiamiamo naturale, della natura e della Terra.

Non è possibile innalzarsi oltre il naturale senza l’aiuto di Dio, e se l’aiuto non viene richiesto, non solo si rimane lontani da Lui, avviene inevitabilmente un graduale allontanamento da Lui e nell’uomo si «atrofizza» anche la coscienza che rimproverava. La lontananza è inarrestabile fino ad essere irreversibile.

Questa è la fine di quanti sono incuranti di Gesù e hanno certezze umane che si sgretolano con poco, non appena arriva un evento distruttivo.

Gesù stesso nella sua predicazione spiegava la sua dottrina e suscitava sempre riflessioni nuove e intense, molto spesso anche inquiete ed era quello che Lui voleva. L’unico modo per far ravvedere molte persone è di suscitare una sana inquietudine con la presentazione di fatti personale, anche dei loro errori. Con rispetto ma nella verità.

È il ruolo dei Sacerdoti che imitano Gesù, quello di scuotere la coscienza assopita o sporca.

La coscienza sporca non si vede esteriormente, solo la persona interessata può arrivare alla conoscenza tramite la riflessione e i Sacerdoti interpellati hanno questo compito morale di far ritornare alla mente la conoscenza reale della condizione morale in cui si vive.

Il Sacerdote incoraggia, ma deve necessariamente indicare gli aspetti negativi per suscitare una santa reazione verso il Bene.

Per questo, il Sacerdote non può essere «uno di noi», uno che parla e agisce come i profani e i pagani, egli rimane sempre l’uomo del sacro, ma deve rimanere vicino ai bisognosi come un vero Padre che prega per tutti e si preoccupa di ogni cosa.

Deve preservare il suo ruolo da contaminazioni salottiere e profane, per mostrare a tutti che è l’uomo di Dio su cui poter contare sempre.

Perché, vedete, si possono avere le mani pulite ma la coscienza sporca. Il gesto simbolico di Ponzio Pilato quando si è lavato le mani a cosa è servito se gli è rimasta la coscienza sporca? In altri casi non era essenziale solamente la presunzione di avere le mani pulite, aspetto più importante era la coscienza pulita.

Il pubblicano Matteo interpellò la sua coscienza ed ebbe la Grazia di Dio di capire l’inutilità della sua vita, la dissolutezza in cui viveva.

Quasi tutti i credenti agiscono in buonafede, nei buoni non c’è una studiata volontà di ignorare il Signore o di farsi beffa di Lui.

Gesù ebbe amici, come quelli di Betania, dai quali era invitato o si presentava in varie occasioni. Contava amici a Gerusalemme, quelli che gli prestavano una sala per celebrare la Pasqua con i suoi discepoli, ed era in tale confidenza con chi gli prestava l’asinello per l’ingresso solenne a Gerusalemme, che i discepoli potevano prelevarlo senza chiedere alcun permesso.

Gesù mostrò di apprezzare molto la famiglia, luogo dove specialmente si devono esercitare tutte le virtù che la convivenza richiede, e dove si vive la prima e fondamentale relazione sociale. Così ce Lo presentano gli anni di vita nascosta a Nazareth, dei quali San Luca sottolinea, più che tanti piccoli avvenimenti che avrebbe potuto narrarci, il fatto che Gesù stava sottomesso ai genitori.

Gesù è un esempio luminoso per noi che dobbiamo imparare a convivere con tutti, superando i nostri e i loro difetti, le idee e i differenti modi di essere. Dobbiamo imparare da Lui a essere persone aperte e capaci di intuire i limiti dell’invadenza, senza cercare di apparire ciò che non siamo per fare colpo, ma capaci di vera amicizia e rettitudine, sempre pronte a comprendere e a perdonare.

Quindi, un cristiano, se davvero segue Gesù, non può ritirarsi in se stesso e disinteressarsi degli altri e di quanto succede intorno a lui.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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La persistenza di difficoltà strane che «paralizzano» – 13 Gennaio 2023 0

La persistenza di difficoltà strane che «paralizzano» – 13 Gennaio 2023

Venerdì 13 gennaio 2023

I Settimana del Tempo ordinario

+ VANGELO (Mc 2,112)

Il Figlio dell’Uomo ha il potere di perdonare i peccati sulla terra.

Dal Vangelo secondo Marco

Gesù entrò di nuovo a Cafàrnao, dopo alcuni giorni. Si seppe che era in casa e si radunarono tante persone che non vi era più posto neanche davanti alla porta; ed Egli annunciava loro la Parola. Si recarono da Lui portando un paralitico, sorretto da quattro persone. Non potendo però portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dove egli si trovava e, fatta un’apertura, calarono la barella su cui era adagiato il paralitico. Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Figlio, ti sono perdonati i peccati». Erano seduti là alcuni scribi e pensavano in cuor loro: «Perché costui parla così? Bestemmia! Chi può perdonare i peccati, se non Dio solo?». E subito Gesù, conoscendo nel suo spirito che così pensavano tra sé, disse loro: «Perché pensate queste cose nel vostro cuore? Che cosa è più facile: dire al paralitico “Ti sono perdonati i peccati”, oppure dire “Alzati, prendi la tua barella e cammina”? Ora, perché sappiate che il Figlio dell’Uomo ha il potere di perdonare i peccati sulla terra, dico a te -disse al paralitico-: alzati, prendi la tua barella e va’ a casa tua». Quello si alzò e subito prese la sua barella, sotto gli occhi di tutti se ne andò, e tutti si meravigliarono e lodavano Dio, dicendo: «Non abbiamo mai visto nulla di simile!». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Negli ultimi anni molti hanno raggiunto la convinzione del trionfo del Male. Nulla sembra poter fermare devastazioni molto inquietanti che si abbattono nel mondo e molte persone disorientate non sanno come uscirne fuori. Quasi sempre sono persone che non hanno o hanno perduto la Fede in Gesù.

In circostanze simili o anche peggiori, i veri seguaci di Gesù si affidano a Lui e non temono nulla, sono abbandonati alla sua Volontà e sanno di essere amati da un Padre tenero e buono. I genitori possono comprendere meglio l’Amore che Dio Padre ha verso ogni persona, se riflettono sull’amore che essi avevano verso i loro figli soprattutto quando erano bambini.

QUANTA PREMURA, TENEREZZA, GIOIA, AMORE E PAZIENZA.

Dio Padre possiede solo gli attributi che scaturiscono dall’amorevolezza ma tutto in Lui è infinito. Si comporta come il miglior genitore umano ma in modo Totalmente Altro. Questo spiega la vicinanza ai buoni e la sua incommensurabile pazienza, anche verso i cattivi di questo mondo, anche se molti cattivi già adesso ricevono tanto Male di ritorno, per le stesse opere inique che avevano compiuto contro i buoni e gli innocenti.

La Fede autentica in Gesù ci dona la Luce per capire l’obiettivo degli altri, ci fa intuire cosa nascondono nelle profondità dell’anima!

Il capitolo secondo di San Marco inizia con un altro miracolo di Gesù, ed è evidente la tematica insistente della presentazione dei miracoli prima ancora della dottrina. Sarà presentata nei capitoli più avanti, all’inizio del Vangelo persiste l’itinerario della conoscenza di Gesù Cristo come l’Uomo più potente degli déi romani, l’Uomo più buono mai esistito.

Una Persona speciale che bisogna quantomeno conoscere e capire la provenienza della sua forza spirituale che non può essere umana.

QUESTO MIRACOLO È IMPORTANTE PER LA CONOSCENZA DEL SIGNORE IN QUANTO RIASSUME QUAL È STATA LA SUA MISSIONE IN MEZZO A NOI. IL FIGLIO DI DIO SI È INCARNATO PER LIBERARCI DALLA SCHIAVITÙ DEL PECCATO, RIAPRIRE IL PARADISO, SCONFIGGERE I DIAVOLI E DARCI LA POSSIBILITÀ DI VINCERLI, GUARIRCI DA OGNI MALATTIA SPIRITUALE E FISICA.

Nel miracolo della guarigione istantanea del paralitico c’è la manifestazione dell’Onnipotenza di Gesù, Egli non si limita alla guarigione di un male incurabile e che avrebbe accompagnato il paralitico fino alla sua morte, và oltre guarendogli l’anima e liberandolo dai suoi peccati.

«Figlio, ti sono perdonati i peccati».

La prima guarigione è quella dell’anima, questo indica che in Paradiso si entra e si ottiene la gloria eterna non con le ricchezze o con i piaceri mondani, non con la mentalità umana e la lontananza dai Sacramenti.

Ammiriamo soprattutto la premura delle quattro persone che si caricarono del lettino, scoperchiarono il tetto e calarono il paralitico davanti a Gesù. Scoperchiarono anche un amore che non sapevano di possedere e diedero un esempio umile e toccante.

Queste persone esercitarono nella loro azione la virtù della prudenza, che fa individuare la strada migliore per raggiungere lo scopo.

Hanno messo da parte la falsa prudenza, quella che San Paolo chiama la prudenza «secondo la carne», che facilmente si identifica con il timore e suggerisce di perseguire solamente ciò che è utile per gli interessi umani.

La falsa prudenza è finzione, ipocrisia, astuzia, calcolo interessato ed egoista, guarda solo al proprio utile, anche materiale.

Perciò questa falsa virtù è in realtà, paura, timore, codardia, superbia, pigrizia…

Se questi quattro uomini si fossero lasciati dominare dalla «prudenza della carne», il loro amico paralitico non sarebbe potuto arrivato davanti a Gesù, ed essi non avrebbero conosciuto l’immensa gioia che videro brillare nello sguardo di Cristo, quando guarì il malato.

In questa guarigione si evidenzia che l’atto di Fede in Gesù e la preghiera fiduciosa, ottengono anche miracoli impossibili.

«Gesù disse al paralitico: “Alzati, prendi la tua barella e va’ a casa tua”».

Prima Gesù si preoccupò della sua anima e gli disse: «Figlio, ti sono perdonati i peccati». Qui si evidenzia l’importanza della Confessione.

Agli altri ammalati non aveva parlato così, in questa circostanza ha trovato l’occasione per evidenziare che Dio non solo fa camminare un paralitico e quelli che arrancano nel mondo, ma libera dal peccato i peccatori, rende pulita l’anima.

Solo incontrando Gesù si cammina nella verità e nella strada giusta. Gesù fa camminare bene sulla sua Via, anche quelli che in passato si illudevano di correre…

C’è da precisare, comunque, che il miracolo avvenne perché il paralitico era interiormente pronto per ricevere il perdono di Dio. Era pentito di tutto.

La Grazia più grande ricevuta dal paralitico è stata l’assoluzione dei peccati poi l’altro miracolo, anch’esso grandioso e visibile a tutti, la nuova energia spirituale nel suo corpo che gli ha permesso di alzarsi (era paralitico) prendere il lettuccio e andare a casa sua. Ha ricevuto due miracoli portentosi incontrando Gesù.

L’anima deve essere pura per entrare in Paradiso, e chi oggi sa di non essere puro/a, non deve abbattersi ma cominciare giornalmente a distaccarsi da quanto è opposto al Vangelo, ai Comandamenti. Tutto è possibile per chi ha Fede, e Gesù attende sempre il ritorno dei peccatori.

Gesù è la Misericordia e per ottenerla occorre pentirsi e seguire i suoi insegnamenti.

La grande e ultima vittoria che ci dona il Signore è la salvezza eterna dell’anima, la vita che continua nell’aldilà e che rappresenta la vera vita. Chi entrerà in Paradiso incontrerà tutti i suoi familiari e amici che già vi si trovano e sarà festa con Dio, festa per sempre!

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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L’invisibile e pericolosa lebbra spirituale corrode il Bene – 12 Gennaio 2023 0

L’invisibile e pericolosa lebbra spirituale corrode il Bene – 12 Gennaio 2023

Giovedì 12 gennaio 2023

I Settimana del Tempo ordinario

+ VANGELO (Mc 1,4045)

La lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato.

Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, venne da Gesù un lebbroso, che Lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi guarirmi!». Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii guarito!». E subito la lebbra scomparve da lui ed egli guarì. E, ammonendolo severamente, lo fece andare subito e gli disse: «Guarda di non dire niente a nessuno; va’, invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro». Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

San Marco ancora nel 1° capitolo mette in risalto l’Onnipotenza di Gesù, riconoscendoLo come Figlio di Dio, dominatore dei diavoli e della malattia. Lo presenta già nei primi versetti come Dio e questa tesi la dimostra con i molteplici miracoli compiuti da Gesù. Mostra ripetutamente la facoltà di Gesù nel compiere miracoli impossibili, di dominare la natura, i diavoli e la malattia.

Oggi Gesù è odiato da numerosi impostori e il suo silenzio viene indicato come la conferma della morte di Dio o della sua indifferenza alle sorti dell’umanità. I nemici del Dio cattolico hanno molte capacità maliziose per inventare ogni sorta di abominio, ad essi la storia non ha insegnato nulla o comunque hanno raccolto tutta la ferocia usata nei secoli contro Gesù Cristo per sferrare un attacco decisivo, considerando che il loro padrone, Satana, è molto agitato perché sa bene che gli manca pochissimo tempo!

La persecuzione fu una costante nella vita di Gesù, una presenza ostile evidenziata spesso da Lui. L’odio dei nemici verso Lui era «spontaneo».

ERANO NEMICI «INVASI» DALL’ODIO DI SATANA, AGIVANO CONTRO IL BENE E NON RIUSCIVANO A FRENARSI.

LO STESSO ACCADE ANCHE OGGI AI VERI SEGUACI DI GESÙ, AI BUONI, IMPREGNATI IN QUALCHE MODO DELLA GRAZIA DI DIO E PROTETTI DALLA MADONNA.

I DIAVOLI IMPAZZISCONO VEDENDOCI CUSTODITI DAL PADRE E CHE NON ANDREMO ALL’INFERNO: NOI VINCEREMO.

Gesù ha incontrato tanti nemici e li identificava come tali, nessuno poteva ingannarLo. Ma diffamarLo potevano ed erano perseveranti…

Fin dall’inizio Gesù è stato diffamato con accuse gravissime da persone inique. L’odio e il veleno di Satana che avevano addosso li rendeva molto cattivi.

Chi odia visceralmente è malato dentro, è un «sepolcro imbiancato» sempre pronto a tramare di tutto per indebolire il prestigio altrui, o sporcare la dignità di chi considera superiore a sé, altrimenti non se ne prenderebbe cura.

IL DIFFAMATORE È UNO PSICOPATICO E DIMOSTRA DI ESSERE ANCHE UN VERO DEMONIO QUANDO DIFFAMA E CHIAMA DEMONI GLI ALTRI, SENZA CAPIRE CHE È LUI IL VERO DEMONIO.

Gesù era e rimane l’unico Uomo perfetto, Dio stesso e l’Amore che si rende visibile.

Questa Verità trasforma determinate persone in bestie sanguinarie, assetate del sangue altrui che non bevono, ma si allietano nel sapere che viene «versato» dai buoni nelle loro continue sofferenze, inoltre si aggiunge il disprezzo e la sfiducia che si crea attorno ad essi, l’emarginazione che ne segue in vari contesti.

Questa sorte si applica soprattutto ai Sacerdoti che rimangono saldamente fedeli al Vangelo storico e vivono solo per dare gloria a Dio.

L’odio dei diavoli è sconfinato verso i Sacerdoti che pensano solo alle cose di Dio, di vita integerrima e virtuosa. Non solo pregano nel silenzio, vivono nella contemplazione e salvano molte anime, inoltre sono Padri spirituali di tantissime anime e le conducono verso la salvezza eterna impedita ai diavoli, in Paradiso, nel cammino giusto e nella verità, indicando le scelte migliori.

QUESTI SACERDOTI SONO I VERI NEMICI DEI DIAVOLI E DI TUTTI GLI UOMINI/DEMONI, I QUALI SI MESCOLANO TRA I BUONI E SI TRAVESTONO DI ABITI NON APPROPRIATI E DI FALSA BONTÀ, ESTERIORMENTE GENTILI E SORRIDENTI, PURTROPPO DEDITI ALLA DISTRUZIONE DI QUANTI INVIDIANO, DI PERSONE IMPREGNATE DI BENE E INTELLETTUALMENTE ONESTE.

Gli odiatori di professione inventano contro tutti i buoni falsità improbabili e accuse infondate per cercare di fermare l’ondata di Bene che si espande un po’ ovunque proprio dalle anime che pregano, dalle buone opere e dalla celebrazione della potentissima Santa Messa.

Nel Vangelo di oggi troviamo diverse verità che rasserenano i cristiani. La prontezza di Gesù nella guarigione del lebbroso indica il suo intenso desiderio di guarirci dalle malattie, anche da quelle impossibili, ma è necessario chiedere e pregare costantemente.

Inoltre, il Vangelo stabilisce che non è Gesù a mandare le malattie, come insegnano i diffamatori, al contrario Lui guarisce, distrugge le malattie.

«La lebbra scomparve dall’uomo ed egli fu purificato».

Il lebbroso che si prostra dinanzi a Gesù esprime una supplica infuocata, egli che nella tremenda malattia ha ritrovato se stesso e parla come un uomo rinato. La purificazione della sofferenza che ha vissuto, ha eliminato in lui la parte cattiva e il suo cuore ama come mai aveva amato prima.

Oggi la lebbra è il peccato mortale che sfigura l’anima e rende la persona incattivita, molto incline al Male e questa è una lebbra invisibile. Esteriormente non appare questa piaga che «spegne» l’anima e fa scaturire nella persona comportamenti negativi che diventano nel tempo incontrollabili.

LA LEBBRA DEL MALE CHE SI RADICA NELL’ANIMA INFONDE ED EMANA SENTIMENTI NEGATIVI, PER QUESTO OCCORRE VIGILARE.

La lebbra spirituale indica anche i pensieri immorali che deturpano la bellezza dell’anima e se non si prega con Fede, si cade ripetutamente nei pericolosi giudizi che lasciano illudere di comprendere la realtà, ma deviano dalla verità anche le menti più brillanti.

La lebbra del peccato indica anche il vizio, la corruzione, il male morale. Rimane inguaribile questa lebbra in coloro che ostinatamente continuano ad «obbedire» ai pensieri negativi e cattivi, si rifiutano di confrontarsi con gli insegnamenti del Signore, presenti nel Vangelo. Sono coloro che non vogliono pregare mai.

La nostra piena fiducia riposta in Gesù ci permette di rimanere sereni: siamo consacrati al suo Cuore e con Lui vinceremo ogni forma di lebbra.

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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I diavoli trasmettono sentimenti negativi, dubbi e tanto orgoglio – 11 Gennaio 2023 0

I diavoli trasmettono sentimenti negativi, dubbi e tanto orgoglio – 11 Gennaio 2023

Mercoledì 11 gennaio 2023

I Settimana del Tempo ordinario

+ VANGELO (Mc 1,29-39)

Gesù guarì molti che erano afflitti da varie malattie.

Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagoga, subito andò nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni. La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva. Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. Tutta la città era riunita davanti alla porta. Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demoni; ma non permetteva ai demoni di parlare, perché Lo conoscevano. Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava. Ma Simone e quelli che erano con Lui, si misero sulle sue tracce. Lo trovarono e gli dissero: «Tutti Ti cercano!». Egli disse loro: «Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché Io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!». E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demoni. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Oggi per il terzo giorno meditiamo l’inizio del Vangelo di San Marco e siamo ancora al 1° capitolo. GESÙ VIENE PRESENTATO COME FIGLIO DI DIO E ONNIPOTENTE. Lunedì abbiamo meditato la chiamata dei primi discepoli, martedì essenzialmente l’esorcismo compiuto su un uomo presente nella sinagoga.

Quanto avvenuto nella sinagoga merita maggiore approfondimento.

San Marco ci racconta nel 1° capitolo che l’uomo posseduto si trovava nella sinagoga e pregava, e qui faccio notare che MOLTE PERSONE POSSEDUTE SONO IGNARE DEL LORO STATO SPIRITUALE E POSSONO ANCHE PREGARE SENZA CHE CI SIA ALCUNA REAZIONE DEI DIAVOLI ed è la loro strategia per non farsi scoprire.

Mentre ci sono persone possedute che non riescono neanche ad iniziare le preghiere per la reazione immediata dei demoni.

All’inizio del Vangelo di San Marco, Gesù era a Cafarnao, città scelta come base per la preparazione del suo apostolato. Nella sinagoga insegnava con autorità, e mentre spiegava le Scritture «un uomo posseduto da uno spirito impuro cominciò a gridare, dicendo: “Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi Tu sei: il Santo di Dio!”».

I diavoli fin dall’inizio del suo apostolato sono stati sempre presenti, si erano già manifestati a Lui nelle tre tentazioni del deserto. La loro sfrenata ribellione contro Dio continua ancora e si rivolge a tutti i seguaci di Cristo, e lasciano più tranquilli i non credenti perché sono diretti verso l’inferno. Non stuzzicano gli atei perché sono dominati dal Male e il loro futuro sarà di dannazione eterna.

Quindi, ben vengano le tentazioni se sono segni che viviamo in comunione con Gesù e che la Madonna ci protegge molto più di una madre terrena.

Con gli atei e gli scettici i diavoli si impegnano poco o saltuariamente per la rovina già trovata da queste persone che vivono qui la loro disperazione.

I DIAVOLI SI CONSIDERANO ROVINATI QUANDO IL CRISTIANO PREGA, SONO COSTRETTI A FUGGIRE DINANZI ALL’INVOCAZIONE DI GESÙ E DI MARIA.

Lo spirito impuro che si è manifestato nella sinagoga era presente in un uomo ignaro della presenza dei demoni nella sua persona. Riflettiamoci…

Quando il diavolo si manifestò, ad un solo comando di Gesù, fu costretto a fuggire via e avvenne la liberazione dell’uomo posseduto.

I diavoli utilizzano numerose strategie. Nel Vangelo troviamo anche il silenzio dei diavoli, non deve sorprenderci la loro astuzia quando restano muti anche per lunghi anni, agiscono nella mente e ispirano fortemente pensieri opposti alla verità e al Bene, causano malattie strane o arrecano al corpo molta spossatezza, si pensa anche di non far nulla.

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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Le maledizioni e le fatture a morte eccome se esistono – 10 Gennaio 2023 0

Le maledizioni e le fatture a morte eccome se esistono – 10 Gennaio 2023

Martedì 10 gennaio 2023

I Settimana del Tempo ordinario

+ VANGELO (Mc 1,21-28)

Gesù insegnava come uno che ha autorità

Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, a Cafarnao, insegnava. Ed erano stupiti del suo insegnamento: Egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi. Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi Tu sei: il Santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui. Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!». La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Da ieri con il Tempo Ordinario stiamo meditando il Vangelo di San Marco e lo faremo per nove settimane, considerando che questo Tempo dura trentaquattro settimane fino alla solennità di Cristo Re dell’Universo anche con l’inserimento del Tempo Pasquale.

Già nel primo capitolo San Marco vuole mostrare che Gesù Cristo non è un uomo comune, la sua stessa capacità di dominare i demoni e di costringerli ad allontanarsi dalle persone possedute è il chiaro segno della presenza di Dio in Lui.

Il Vangelo di San Marco ha la caratteristica di essere diretto, essenziale, mira alla conversione dei romani e per suscitare grande interesse in loro, presenta il Signore come infallibile guaritore e dominatore dei diavoli. Racconta tutto quello che viene considerato clamoroso nella Vita di Gesù, iniziando con la liberazione di un posseduto.

Tra i cristiani non è presente questo importante aspetto di Gesù, non hanno la convinzione della sua Onnipotenza, che può guarire ogni malattia e liberare definitivamente da qualsiasi disturbo satanico. QUESTA MANCATA CONOSCENZA DI GESÙ FA RICORRERE ALLA MAGIA OCCULTA. Il ricorso alla magia occulta da parte di cattolici confusi è la spiegazione della loro debolissima Fede e di una soluzione malefica!

Oggi viene presentato questo esorcismo indiscutibile, e Gesù mostra il pieno dominio sui diavoli, gli stessi diavoli sono terrorizzati di trovarsi dinanzi al «Santo di Dio».

Seguiranno altri esorcismi nel Vangelo ma già questo è sufficiente per evidenziare che Gesù fece esorcismi e distrusse la supremazia dei diavoli, poi ognuno di noi è chiamato a lottare con la preghiera e le virtù per vincere i diavoli, sempre nel Nome di Cristo.

Con la vittoria di Gesù sui diavoli, tutti i suoi seguaci hanno questo potere, da esercitare nel suo Nome, nella preghiera unita ad una vita virtuosa.

Molti non riescono a liberarsi dalle negatività per la preghiera incostante o con la Fede debole, mentre quelli che pregano con maggiore intensità, avvertono giorno dopo giorno la diminuzione del potere dei diavoli e si sentono più sereni e liberi, fino a liberarsi.

Dove è presente la negatività dei diavoli, non sempre c’è una preghiera superiore al male che si vive e che causa grande sofferenza. La scarsa preghiera lascia i diavoli tranquilli ed essi continuano a causare sofferenze, anche disturbi ossessivi con pensieri contrari alla verità.

La presenza dei diavoli in una persona, la trasforma in un burattino mosso da pensieri negativi e le parole che esprime questa persona sono cattive, negative, piene di tristezza. Vede la realtà secondo una visione distorta. SONO I SENTIMENTI CHE TRASMETTE SATANA E GIÀ DA QUESTO È POSSIBILE CAPIRE LA SUA AZIONE.

Molti cristiani soffrono periodicamente senza una valida spiegazione e non si rivolgono al Sacerdote, sono attacchi diabolici che i cristiani non riescono a distinguere per la poca spiritualità e si lasciano trasportare da pensieri sempre negativi e opposti all’amore, alla verità, al bene degli altri, anche dei propri familiari. La loro immaginazione è instabile e scriteriata.

Le maledizioni e le fatture a morte esistono e chi le nega non ha Fede in Dio, non conosce l’azione dei diavoli, non riconosce l’odio di maghi e fattucchiere verso i buoni.

Noi conosciamo persone possedute dai diavoli animate da una cattiveria non umana, ma sono sempre le persone ad essere responsabili del tremendo male che compiono, esse hanno frequentato volontariamente la magia nera.

Molto spesso i mali satanici arrivano dai più vicini, sono dovuti alla cattiveria di conoscenti e anche di parenti e familiari. Sembrerà strano, ma l’odio esistente tra due familiari non è già espressione di avversità e capacità di compiere di tutto per danneggiare l’altro?

Il terrore dei diavoli scaturisce dalla presenza di Gesù e di Maria Santissima. Loro due si rendono presenti quando c’è una preghiera fervorosa, si devono invocare con la certezza del Loro intervento. Solo chi vuole rimanere schiacciato dalle negatività, dai pensieri malefici, dalla tristezza gelida, non prega e non chiede costantemente aiuto.

Quando Gesù viene invocato con Fede, risponde sempre e obbliga i diavoli a lasciare (prima o poi) le persone colpite o sottoposte a pesanti ossessioni: «“Taci! Esci da lui!”. E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui».

Anche riguardo le malattie bisogna valutare nella preghiera la provenienza, se c’è l’agire dei diavoli per mezzo di maledizioni e fatture.

È preferibile rivolgersi a un Sacerdote esperto, piuttosto che tentare di dare una spiegazione personale. Le cure mediche e le medicine sono indispensabili, ma se la malattia o una sofferenza dolorosa arriva dalla presenza satanica, con le preghiere diminuisce fino a sparire. È Gesù che agisce. Spesso termina nell’istante in cui un Sacerdote prega e impone le mani sulla testa.

I non credenti non capiscono la gravità della presenza dei diavoli e i diavoli compiono tutto quello che vogliono dove non c’è la Fede in Gesù Cristo. Anche molti cristiani restano freddi nei confronti di Gesù. Poco Lo avvertono perché ancora meno Lo amano. La distanza da Lui aumenta sempre più per la vita dissipata e immorale.

Fermatevi a meditare ogni giorno sulla Persona di Gesù. Nessuna cosa è più importante di Lui, nessuno potrà mai donarvi i suoi aiuti.

Per incontrare Gesù è importante confessarsi spesso. Chi ne è impedito per qualche ragione, non perda mai la speranza, preghi con fiducia e chieda perdono a Gesù nel proprio cuore. Anche se non c’è il Sacramento, è presente quantomeno un pentimento.

Una grande vittoria dei diavoli è la dimenticanza della Confessione, sia da parte di moltissimi Sacerdoti che dei fedeli. Da dove arriva questa avversione per la Confessione? Dai diavoli. Riescono ad infondere con facilità una sorta di insofferenza e di fastidio, tutti i Sacerdoti tiepidi si convincono della sua inutilità e lasciano trionfare il protestantesimo!

1 Ave Maria per Padre Giulio

«O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e da ogni persecuzione Padre Giulio e li respingano nell’abisso. Amen».

3 Ave Maria…

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