Sabato 8 febbraio 2014 4ª Settimana del Tempo Ordinario
di
gesuemaria
·
14 Gennaio 2021
- VANGELO (Mc 6,30-34)
Erano come pecore che non hanno pastore. - Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, gli Apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello
che avevano insegnato. Ed egli disse loro: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un
po’». Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare. Allora
andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte. Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le
città accorsero là a piedi e li precedettero. Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose. Parola del Signore
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Un gregge di pecore senza il pastore, lasciato in una zona sconosciuta, comincia a vagare e a gironzolare su e
giù senza riuscire a trovare la strada di ritorno. Mentre le pecore abituate a fare un percorso, riescono a ritrovare
la strada. Lasciare o abbandonare le pecore è un gesto irresponsabile da parte del pastore, perchè nessuno è contento quando perde i propri beni. La mancanza del pastore non si spiega se non per il suo disinteresse.
Le pecore senza il pastore vagano e sono attratte dall’erba fresca, si disperdono nel campo e si perdono dietro
il cibo che gradiscono.
Lo stesso avviene ai cristiani senza pastore, senza una guida sicura ognuno va’ per la sua strada, segue l’istinto e altri interessi umani. Come quando i giovani non sono guidati dai loro genitori, crescono senza morale e
non possono evitare la corruzione del mondo.
Il tema di oggi è molto attuale, tra i credenti molti si ritrovano senza guida e vagano in cerca di una spiritualità corretta. Non si deve cadere nel giudizio preventivo riguardo i Sacerdoti poco attenti alle pecorelle loro affidate, bisogna pregare per coloro che sono distratti e presi dalle cose del mondo. Questa società ha lanciato
molte attrazioni anche ai Sacerdoti, se essi non rimangono afferrati all’Eucaristia e legati alla corda della Corona del Rosario, è facile precipitare.
Non si deve condannare nessuno senza alcuna prova veritiera, invece si deve sempre avvisare il Superiore se
si conoscono fatti o insegnamenti contro la morale e la dottrina. È un atto di carità mettere al corrente di situazioni gravi, come bisogna avvisare i conoscenti non per condannare ma per indicare gli insegnamenti sbagliati.
È un atto di amore pregare per il Sacerdote che sbaglia e che si fa aiutare o correggere dal Superiore.
È una grande conquista evitare i giudizi temerari che sono peccati mortali, valutazioni che si emettono quando si giudica senza alcuna prova morale, quando si accusa qualcuno di fatti gravi senza averne prove nè la conoscenza diretta. Bisogna usare misericordia anche verso quelli che condannano con spietatezza, non si rendono
conto delle gravità che commettono e della distruzione sociale di una persona.
Ogni persona è debole ed incline ai giudizi, deve evitare di esaltare qualcuno senza veri motivi e di
sminuire chi non ama.
L’equilibrio interiore è un bene prezioso, non è quello studiato e artificiale che mostra esteriormente un controllo per non svelarsi. Intendo l’equilibrio naturale, spontaneo, genuino, quello che scaturisce da una spiritualità matura. La semplicità di una persona si manifesta nella purezza del suo sguardo, nella linearità dei suoi comportamenti, nella chiarezza delle sue parole.
Non si deve scambiare il termine semplicità come viene inteso dalla nostra spiritualità, con l’inesperienza,
l’ingenuità o la sprovvedutezza. La semplicità invece è immediatezza e verità. Riporto alcune citazioni di vari
autori, non di Santi, anche i laici poco spirituali intuiscono la bellezza della semplicità.
“La verità profonda, per fare qualunque cosa, per scrivere, per dipingere, sta nella semplicità. La vita è profonda nella sua semplicità” (Charles Bukowski, 1989).
“La semplicità è compagna della verità come la modestia è del sapere” (Francesco De Sanctis, Saggi,
1866).
“La semplicità è la forma della vera grandezza” (Francesco De Sanctis, Storia della letteratura italiana,
1870/71).
“L’ovvio è quello che non si vede mai finché qualcuno non lo esprime con la massima semplicità” (Kahlil
Gibran, Sabbia e spuma, 1926).
Sono arrivato alla semplicità partendo dai giudizi, comunque è sempre sbagliato essere prevenuti verso
qualcuno, l’amore spinge all’accoglienza e all’amicizia, non alla condanna preventiva. Invece di giudicare si deve mettere nel Cuore di Gesù ogni cattivo pensiero, ogni animosità, ogni sentimento ostile verso gli altri. Il
Vangelo ci dice che gli Apostoli “riferirono tutto quello che avevano fatto e insegnato”.
Gesù vuole parlare a tutti, chiede di andare “in disparte, in un luogo deserto”, dove si fanno tacere tutte le
voci interiori e ci si concentra in Lui. Quando la mente tace e pensa alle cose del Cielo, il cuore ama Dio e diventa buono. Il cristiano si trasforma in Gesù se Lo frequenta, se rimane molto tempo vicino. Questa vicinanza
diventa assimilazione, così il cristiano comincia a parlare con le parole del Vangelo.
Gesù ha compassione di tutti, può aiutare quanti Lo cercano e vogliono ascoltare i suoi insegnamenti.
1 Ave Maria per Padre Giulio
CONTINUIAMO LE INTENSE PREGHIERE ALLA MADONNA CON LA RECITA GIORNALIERA DEL SANTO ROSARIO PER ME, PER VINCERE L’ATTACCO PORTATO DA SATANA, SCIOGLIENDO QUESTO NODO OPPRESSIVO. CHI
MI VUOLE BENE, PREGHI MOLTO PER ME.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
Proposito
Non rifiuterò il sorriso o un altro gesto di gentilezza a tutti, soprattutto a quella persona che vedo rifiutata
dagli altri.
Pensiero
Non crediate che sia possibile, a chi ama veramente il Signore, amare insieme le vanità della terra. (Santa
Teresa d’Avila)
Per superare le prove dolorose, non soccombere dinanzi gli attacchi dei nemici e ricevere Grazie particolari, anche miracoli impossibili, vi consiglio di recitare ogni giorno la preghiera efficace, già utilizzata da decine
di migliaia di fedeli. Sono migliaia le testimonianze di guarigioni e di liberazioni da attacchi malefici, moltissimi hanno superato prove difficili e ottenuto Grazie. Recitatela ogni giorno, è un potentissimo atto di Consacrazione alla Madonna. Potete stamparla dal mio sito:
https://www.gesuemaria.com/efficace-preghiera.html
“Continuiamo a recitare ogni giorno il Santo Rosario alle ore 16 e alle ore 21 in comunione di preghiera, già
siamo moltissimi a partecipare a questa cordata spirituale. Possiamo pregare in comunione di amore nelle
stesse ore, recitando il Santo Rosario ogni giorno secondo le intenzioni della Madonna. Ognuno decide se
partecipare alle due Corone oppure a una delle due. L’importante è recitare almeno una Corona al giorno in
comunione con Gesù, la Madonna e tra noi. Vi assicuro che le benedizioni saranno abbondanti e chi cerca Grazie le potrà ottenere con maggiore facilità, perché pregando insieme, la preghiera diventa potente”.
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