Martedì 4 dicembre 2012 1ª Settimana di Avvento

  • VANGELO (Lc 10,21-24)
    Gesù esultò nello Spirito Santo.
  • Dal Vangelo secondo Luca
    In quella stessa ora Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo e disse: «Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se
    non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo». E, rivolto ai discepoli, in
    disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. Io vi dico che molti profeti e re hanno voluto
    vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono». Parola
    del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Oggi Gesù ripete ai cristiani, soprattutto ai Cardinali e ai Sacerdoti, la stessa affermazione di duemila anni
fa: “Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. Io vi dico che molti profeti e re hanno voluto vedere ciò che
voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono”. A differenza di
quanti allora ascoltarono queste parole, noi oggi possiamo celebrare la Santa Messa e trovare Gesù sempre presente nell’Eucaristia del Tabernacolo. Abbiamo Gesù sempre vicino a noi nelle Chiese e non ci interessiamo di
Lui, non Lo andiamo a trovare appositamente come si cerca un amico.
A quanti non hanno amore alla Messa domenicale, ripeto che se invece dovessero ritirare anche solo 100 euro in una Chiesa proprio la domenica, lascerebbero tutto il resto per andarci. Oppure 1000 euro per quelli che
hanno più praticità con il denaro. L’uomo è pronto a lasciare tutto quando deve ottenere qualcosa di rilevante in
dono, non si accorge però che il più grande tesoro del mondo che fa arricchire la persona di virtù, pace e gioia,
è la Santa Messa, vero Sacrificio incruento di Gesù.
Affermare che la Santa Messa è il vero Sacrificio del Calvario che viene rinnovato misticamente non è asserzione ovvia, molti celebrano senza credere quanto insegna la Chiesa. E non lo affermo per le deduzioni evidenti che si scorgono dalle loro opere, essi dichiarano senza alcuna difficoltà che la Santa Messa è solamente
una preghiera, non il Sacrificio di Gesù.
La Santa Messa non è soltanto il ricordo di avvenimenti passati, ma rende presente e attuale quell’unico e perfetto Sacrificio di Cristo sulla Croce. Affermare il contrario è una eresia.
È un elenco lunghissimo di celebranti che non vivono la Santa Messa perché convinti oramai di nulla, spesso
c’è premura per altri impegni e la celebrazione corre veloce, oppure si dà l’impressione ai fedeli di non avere
alcun interesse verso ciò che stanno compiendo. Queste convinzioni le hanno prese nei seminari e dai teologi
che insegnano teorie protestanti, le hanno ascoltate da conferenzieri cattolici che hanno meno fede dei protestanti, le hanno lette sui libri di famosi scrittori cattolici.
Discorso diverso avviene nelle Chiese dove viene celebrata la Santa Messa con amore e fervore, oltre alle
Grazie che scendono dal Cielo proprio per quella intensa partecipazione del celebrante, i fedeli avvertono qualcosa di grande durante il Sacrificio Eucaristico, si sentono avvolti dallo Spirito di Dio e al termine si sentono
cambiati in meglio, percepiscono che davvero qualcosa di infinito è avvenuto durante la Messa.
I celebranti che vivono intensamente la Santa Messa sono grandi mediatori di Grazie e durante il Sacrificio le Grazie sono molte.
La sana Tradizione della Chiesa insegna che la Santa Messa è il più grande mezzo di santificazione, è la preghiera infinita di Gesù, Sacerdote e Vittima durante la celebrazione del Sacrificio. Per comprendere questo bisogna essere piccoli, vivere la piccolezza del Vangelo per poter adorare convenientemente il Signore Gesù.
“Perciò chiunque diventerà piccolo come questo bambino, sarà il più grande nel regno dei cieli” (Mt 18,4).
Gesù oggi ci parla della grandezza dei piccoli davanti a Dio, sembra un’antinomia o
un’incompatibilità ma davvero spiritualmente grandi diventano quelli che in questa vita sono buoni, miti, umili, temperanti, misericordiosi, semplici, onesti.
“Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti
e le hai rivelate ai piccoli”. Vivere la piccolezza del Vangelo è compatibile con l’essere anche dotti, infatti i
piccoli non sono quelli che ignorano ma al contrario conoscono più di tutti Gesù perché imitano la sua picco-
lezza. Gesù è stato l’Uomo più grande mai vissuto sulla terra perché Dio, ed è stato l’umile infinito, il mite,
buono, misericordioso.
Nessuno più di Lui è stato piccolo spiritualmente, nessuno più di Lui è Dio.
La piccolezza insegnata da Gesù nel Vangelo non si può conquistare in un mese o in un anno, è un cammino
che si estende per tutta la vita, ma è piacevole e gratificante. Sono piccoli atti che si compiono ogni giorno e
molte volte, gesti invisibili alle volte ma che esprimono l’amore del Vangelo.
Nella giornata sono centinaia le occasioni per praticare la piccolezza del Vangelo, con le parole buone
e sincere, con le opere sante, con il silenzio che comprende e perdona, con il sorriso donato a tutti.
Queste pratiche giornaliere unite ai Sacramenti e alla preghiera, trasformano la persona e la svuotano
dell’amor proprio, la rendono altruista, buona, onesta, caritatevole. Ogni giorno che passa è uno svuotarsi
dell’amor proprio e la trasformazione in creature spirituali, magari ignorate dal mondo ma grandi davanti a Gesù.
Considerate la vita di San Francesco d’Assisi dopo la sua conversione, amò così tanto Gesù da annullare
l’amor proprio, divenne umile e semplice come un bambino. Ma era pieno di Spirito Santo e chi lo guardava,
riceveva sensazioni buone, veniva investito della Grazia di Dio, perché il Poverello ne era mediatore. Quanta
Grazia assorbiva da Dio, tanta ne trasmetteva agli altri.
Oggi è pressoché impossibile da parte dei cristiani raggiungere la piccolezza del Vangelo, non solo perché
non rientrano in se stessi e non si conoscono bene, è la nuova mentalità materialista a guidare le scelte di vita e
come deve svolgersi la giornata di quasi tutti i viventi. È scomparso l’altruismo e l’egoismo ha superato il massimo livello, un egoismo che esclude l’altro, anche un familiare, per raggiungere un obiettivo anche non necessario o importante.
Chi non medita ogni giorno il Vangelo, non si rinnega e non prega con amore, non entrerà mai nel
cammino della piccolezza evangelica. Resterà sempre egoista, inquieto, carnale.

CONTINUIAMO LE INTENSE PREGHIERE ALLA MADONNA CON LA RECITA GIORNALIERA DEL SANTO ROSARIO PER ME, PER VINCERE L’ATTACCO PORTATO DA SATANA, SCIOGLIENDO QUESTO NODO OPPRESSIVO. CHI
MI VUOLE BENE, PREGHI MOLTO PER ME.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.
Proposito
Avrò un’attenzione particolare verso quella persona che suscita in me maggiore difficoltà nell’accoglierla.

Pensiero
Il digiuno che tutti potete fare è custodire il vostro cuore e i vostri sensi. (San Giovanni Bosco)

Per superare le prove dolorose, non soccombere dinanzi gli attacchi dei nemici e ricevere Grazie particolari, anche miracoli impossibili, vi consiglio di recitare ogni giorno la preghiera efficace, già utilizzata da decine
di migliaia di fedeli. Sono migliaia le testimonianze di guarigioni e di liberazioni da attacchi malefici, moltissimi hanno superato prove difficili e ottenuto Grazie. Recitatela ogni giorno, è un potentissimo atto di Consacrazione alla Madonna. Potete stamparla dal mio sito:
https://www.gesuemaria.com/efficace-preghiera.html
“Continuiamo a recitare ogni giorno il Santo Rosario alle ore 16 e alle ore 21 in comunione di preghiera, già
siamo moltissimi a partecipare a questa cordata spirituale. Possiamo pregare in comunione di amore nelle
stesse ore, recitando il Santo Rosario ogni giorno secondo le intenzioni della Madonna. Ognuno decide se
partecipare alle due Corone oppure a una delle due. L’importante è recitare almeno una Corona al giorno in
comunione con Gesù, la Madonna e tra noi. Vi assicuro che le benedizioni saranno abbondanti e chi cerca Grazie le potrà ottenere con maggiore facilità, perché pregando insieme, la preghiera diventa potente”.
Messaggio della Madonna a Medjugorje del 2 novembre 2012
Cari figli, come Madre vi prego di perseverare come miei apostoli. Prego mio Figlio affinché vi dia la
sapienza e la forza divina. Prego affinché valutiate tutto attorno a voi secondo la verità di Dio e vi opponiate
fortemente a tutto quello che desidera allontanarvi da mio Figlio. Prego affinché testimoniate l’amore del Padre
Celeste secondo mio Figlio. Figli miei, vi è data la grande Grazia di essere testimoni dell’Amore di Dio. Non
prendete alla leggera la responsabilità a voi data. Non affliggete il mio Cuore materno. Come Madre desidero
fidarmi dei miei figli, dei miei apostoli. Attraverso il digiuno e la preghiera mi aprite la via affinché preghi mio
Figlio di essere accanto a voi ed affinché attraverso di voi il Suo Nome sia santificato. Pregate per i pastori,
perché niente di tutto questo sarebbe possibile senza di loro. Vi ringrazio.

Messaggio della Madonna a Medjugorje del 25 ottobre 2012
Cari figli! Anche oggi vi invito a pregare per le mie intenzioni. Rinnovate il digiuno e la preghiera perché satana è astuto e attira molti cuori al peccato e alla perdizione. Io vi invito figlioli alla santità e a vivere nella
Grazia. Adorate mio Figlio affinché Lui vi colmi con la Sua pace e il Suo amore ai quali anelate. Grazie per
aver risposto alla mia chiamata.
Messaggio della Madonna a Medjugorje del 25 maggio 2012
Cari figli! Anche oggi vi invito alla conversione e alla santità. Dio desidera darvi la gioia e la pace attraverso
la preghiera ma voi, figlioli, siete ancora lontano, attaccati alla terra e alle cose della terra. Perciò vi invito
di nuovo: aprite il vostro cuore e il vostro sguardo verso Dio e le cose di Dio e la gioia e la pace regneranno nel
vostro cuore. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

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