Martedì 17 marzo 2020 III Settimana di Quaresima
di
gesuemaria
·
15 Gennaio 2021
- VANGELO (Mt 18,21-35)
Se non perdonerete di cuore, ciascuno al proprio fratello, il Padre non vi perdonerà. - Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Pietro si avvicinò a Gesù e gli disse: «Signore, se il mio fratello commette
colpe contro di me, quante volte dovrò perdonargli? Fino a sette volte?». E Gesù gli rispose:
«Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette. Per questo, il regno dei cieli è
simile a un re che volle regolare i conti con i suoi servi. Aveva cominciato a regolare i conti,
quando gli fu presentato un tale che gli doveva diecimila talenti. Poiché costui non era in grado
di restituire, il padrone ordinò che fosse venduto lui con la moglie, i figli e quanto possedeva, e
così saldasse il debito. Allora il servo, prostrato a terra, lo supplicava dicendo: “Abbi pazienza
con me e ti restituirò ogni cosa”. Il padrone ebbe compassione di quel servo, lo lasciò andare e
gli condonò il debito. Appena uscito, quel servo trovò uno dei suoi compagni, che gli doveva
cento denari. Lo prese per il collo e lo soffocava, dicendo: “Restituisci quello che devi!”. Il suo
compagno, prostrato a terra, lo pregava dicendo: “Abbi pazienza con me e ti restituirò”. Ma egli
non volle, andò e lo fece gettare in prigione, fino a che non avesse pagato il debito. Visto quello
che accadeva, i suoi compagni furono molto dispiaciuti e andarono a riferire al loro padrone
tutto l’accaduto. Allora il padrone fece chiamare quell’uomo e gli disse: “Servo malvagio, io ti
ho condonato tutto quel debito perché tu mi hai pregato. Non dovevi anche tu aver pietà del tuo
compagno, così come io ho avuto pietà di te?”. Sdegnato, il padrone lo diede in mano agli
aguzzini, finché non avesse restituito tutto il dovuto. Così anche il Padre mio celeste farà con
voi se non perdonerete di cuore, ciascuno al proprio fratello». Parola del Signore
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Il tema di oggi è determinante nella vita del cristiano, senza la capacità di perdonare è
impossibile compiere il cammino di Fede. L’aspetto del perdono è difficile da capire e da
attuare, è una questione di cuore più ancora che di testa.
Si può donare il perdono con parole e atteggiamenti finti, ed è ovviamente inutile, mentre il
perdono sincero nasce dal cuore ed esprime amore.
Questa è una società senza amore, crudele nel rifiutare il perdono, dura di cervice e non si
fermerà se non dopo avere conosciuta la sofferenza. Gesù Cristo in questi tempi è stato
nuovamente rifiutato dal mondo come avvenne a Gerusalemme, per questo nel 70 d. C.
Gerusalemme fu saccheggiata e il Tempio distrutto. Roma non vivrà una sorte migliore.
I cristiani percepiscono bene che il mondo non riceve aiuti spirituali e pubblici da molti
uomini di Chiesa, al contrario sorgono molte perplessità sull’abbandono del Gregge da parte
della gerarchia della Chiesa.
Sotto i flagelli della peste e di altre epidemie i veri uomini di Dio in passato mostravano una
grande Fede, erano condottieri, pregavano con il popolo e davano straordinari esempi spirituali.
Dov’è oggi la gerarchia della Chiesa?
Tutti gli annunci ad effetto proclamati in questi ultimi anni si sono rivelati fandonie: in
presenza della pandemia non c’è l’ospedale da campo, non hanno addosso la puzza delle
pecore perché si sono rintanati, non c’è stato l’abbattimento dei muri al contrario i muri
sono alti, si sono barricati dietro muri alti circa sei metri.
Silenzio e isolamento dal mondo cattolico quando bisogna incoraggiare e spingere ad
avere fiducia in Gesù e Maria Santissima.
In passato dal Vaticano avrebbero fatto sentire ogni giorno la voce con l’invito a tutti i
Vescovi e Sacerdoti ad organizzare l’adorazione perpetua dell’Eucaristia, a recitare ogni giorno
più Corone del Santo Rosario e a implorare di continuo la Santissima Trinità per fermare la
pandemia.
Dio è Onnipotente e in un istante gli è facile cambiare tutto. Dio è Onnipotente e purtroppo
lo conosceranno molto presto tutti i suoi nemici.
Oggi Gesù parla di perdono, è uno dei pilastri della sua dottrina, afferma che i peccatori
devono chiedere perdono a Dio per i peccati commessi e ha istituito il Sacramento della
Confessione. I diavoli considerano la Confessione come un vero esorcismo e fanno di tutto per
convincere Vescovi e Sacerdoti a rifiutare di confessare. Oggi sono pochissimi a confessare…
Il perdono si contrappone all’odio, e l’odio è sempre stato causa di violenze ai danni dei più
deboli e non sono stati risparmiati neanche molti ricchi.
Questa pandemia è stata procurata e diffusa con le disposizioni di quanti vogliono ridurre la
popolazione mondiale e a conferma di questo, anche per quanto ho scritto ieri, oggi è stato
rivelato che l’Oms (l’Organizzazione mondiale della sanità) già a settembre 2019 era a
conoscenza della diffusione del coronavirus e dei morti che avrebbe causato.
Questo è il rapporto dell’Oms di sette mesi fa pubblicato oggi su «Libero»: «Agente
patogeno respiratorio ucciderà 50-80 milioni di persone».
Perdonare è un atteggiamento cristiano, ed è autentico quando non si conserva alcun rancore.
C’è un cammino da perseguire per arrivare non solo a capire cos’è il perdono, ma a possedere
la forza del perdono, ed è possibile solo per mezzo della Grazia di Dio.
Molti non perdonano per la mancata riflessione sul significato del vero amore di Cristo e si
privano di un gioioso amore tra gli stessi familiari. Molti non riflettono sulla grandezza della
pace tra familiari, parenti e amici, e lasciano crescere silenziosamente un risentimento che
distacca e spinge a pensieri negativi, a giudizi pesanti verso i conoscenti.
Molte persone sono causa di immense sofferenze e non se ne curano, non avvertono alcun
rimorso e forse gioiscono nella conoscenza delle «disgrazie» altrui. Non immaginano che tutto
il male compiuto ricade sempre su chi lo compie e moltiplicato chissà per quante volte.
Nella vita si sbaglia anche per la determinata volontà oltre che per involontarietà, a tutto
comunque c’è rimedio, si deve avere l’umiltà e la forza di riconoscere i propri errori. Non deve
mancare la motivazione spirituale per non rimanere ostinati nel Male, in caso contrario non
avverrà mai una vera riconciliazione tra due o più persone.
Non c’è limite nell’amare tutti gli altri, anche gli sconosciuti, amarli perché dobbiamo
desiderare il loro Bene, senza mai condannarli.
La misura nell’amare gli altri è Gesù stesso, Lui dobbiamo contemplare per imitarlo nelle
circostanze avverse e dolorose.
Il Signore si trovò circondato da molti nemici e non maledì nessuno, svelò la verità dei cuori
di molti, chiamandoli «sepolcri imbiancati». Venne perseguitato per l’ossessione pervertita di
ipocriti personaggi che presumevano di poter manipolare le Scritture e consideravano perfette
solo le loro opinioni, e c’è da dire che essi non erano impostori.
Gesù incontrò molta cattiveria e fu crocifisso per l’invidia che accecava l’intelletto di coloro
che avrebbero dovuto adorarlo e servirlo.
Lo Spirito Santo che invochiamo ogni giorno, trasforma i cuori ed infonde la capacità di
amare tutti e fare del Bene a chi ci ha causato del male.
1 Ave Maria per Padre Giulio
P.S.= Vi invito a recitare questa breve preghiera per una mia intenzione.
“O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la
missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti,
perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino
da ogni male e li respingano nell’abisso. Amen”.
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