Lunedì 18 maggio 2020

VI Settimana di Pasqua

+ VANGELO (Gv 15,26-16,4)

Lo Spirito della Verità darà testimonianza di Me.

Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Quando verrà il Paraclito, che Io vi manderò dal Padre, lo Spirito della Verità che procede dal Padre, Egli darà testimonianza di Me; e anche voi date testimonianza, perché siete con Me fin dal principio. Vi ho detto queste cose perché non abbiate a scandalizzarvi. Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, viene l’ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio. E faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né Me. Ma vi ho detto queste cose affinché, quando verrà la loro ora, ve ne ricordiate, perché Io ve l’ho detto». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Quando Pilato si trovò dinanzi Gesù e non riusciva a capire cosa fare per non condannarlo alla morte, gli disse: «Che cos’è la verità?» (Gv 18,38). Rispondeva alla spiegazione di Gesù sul suo essere Re: «Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce» (Gv 18,37).

In questi ultimi mesi è la domanda che deve trovare in noi una risposta autentica e autorevole, occorre la forza di mettere da parte e allontanare certe strane idee che poggiano sugli impulsi emotivi o magari anche su ragionamenti dottrinali inesatti e fuorvianti.

La verità non si trova in ogni pensiero che arriva alla mente, è il discernimento realistico a confermare la verità e a valutare concetti o idee. La verità si trova dove c’è la corrispondenza al dato rivelato, è il senso di accordo o coerenza a una realtà oggettiva che esiste e non può essere in alcun modo falsa.

Gli argomenti sono molteplici sulla definizione e l’identificazione della verità, a noi interessa al momento la conoscenza della verità su quanto avviene nella Chiesa e per capire oggettivamente è indispensabile il discernimento.

Il discernimento degli spiriti è la facoltà di distinguere la verità dall’errore, la buona fede dalla malafede, la trasparenza dall’inganno.

Occorre la Grazia di Dio per discernere gli spiriti maligni dall’autentico Spirito di Dio, però quando qualcuno parla o scrive diventa facilmente comprensibile identificare lo spirito che agisce in quella persona.

È sufficiente conoscere la nostra dottrina per saper distinguere Bene e Male, vero e falso, giusto e sbagliato, credente ed eretico.

La conoscenza della nostra dottrina pervenutaci dalla Sacra Tradizione ci rende capaci di intuire subito se l’omelia del Sacerdote viene dallo Spirito Santo o da qualche altro spirito. Qui non occorre neanche il discernimento, sono le parole pronunciate da un Vescovo o da un Sacerdote a manifestare la sua Fede, se segue Gesù Cristo o è immerso nel modernismo, fino ad annegare nel protestantesimo.

Oggi tutti i cattolici siamo chiamati a considerare attentamente le parole pronunciate da qualsiasi Vescovo o Sacerdote, per verificare la presenza della vera dottrina cattolica e se c’è ancora piena fedeltà al Vangelo di Gesù Cristo.

Non è tempo di avventatezza e di credulità perché in gioco c’è la salvezza eterna dell’anima, è da immaturi affermare di credere in qualcosa di nuovo e diverso del Catechismo solo perché lo ha detto Tizio o Caio. Il servo è forse più grande del Padrone?

San Paolo ha profetizzato questi nostri tempi e ci fa sapere che molti seguono per convenienza nuove dottrine eretiche predicate nella Chiesa, per soddisfare le proprie voglie e continuare a vivere nella depravazione. Queste le parole di San Paolo a Timoteo.

«Verrà giorno in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma, per il prurito di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo le proprie voglie, rifiutando di dare ascolto alla verità per volgersi alle favole. Tu però vigila attentamente, sappi sopportare le sofferenze, compi la tua opera di annunziatore del Vangelo, adempi il tuo ministero» (2 Tim 4,3-5).

Senza la vera preghiera si cade inevitabilmente nelle trappole dei diavoli e i pensieri sono sempre opposti alla Verità del Vangelo.

I segni della presenza del demonio sono questi e quando li avvertite devono allarmarvi, farvi pregare di più e possibilmente ricorrere all’acqua benedetta: tristezza, tormenti di coscienza, ostacoli, turbamento, falsi ragionamenti, scoraggiamento.

Lo Spirito di Dio invece infonde coraggio e forze, consolazioni e lacrime, buone ispirazioni e pace, facilita e allontana ogni ostacolo, affinché i veri seguaci di Gesù e della Madonna procedano sempre più nel Bene.

Non dimentichiamo mai che la nostra è la Religione del «Padre nostro». Non dimentichiamo nemmeno le due ali di cui parla Santa Teresina del Bambin Gesù: la diffidenza di sé e la fiducia in Dio. Con esse si sale molto in alto e non si rischia niente.

La diffidenza di sé non è solo rinnegamento ma molto di più, è padronanza di sé, intelligenza spirituale, è l’agire proprio del credente che non è credulone né segue come un automa le proprie opinioni. Utilizza la ragione illuminata dalla Fede e nel dubbio chiede consiglio al Padre spirituale.

Quando ascoltate laici che si improvvisano grandi sapienti, maestri di Fede e affermano con agitazione parole che contrastano anche minimamente il Vangelo e il Catechismo, confrontatevi con un Sacerdote e pregate per avere la forza di non andare dietro gli errori e di perdere la Fede.

Nel momento del Battesimo Dio nostro Padre ci ha riempito di innumerevoli beni, tanti doni impagabili perché incommensurabili, doni che arricchiscono il cristiano di spiritualità ed egli non sarà privo nella sua vita della Luce che fa «vedere nelle tenebre».

Questa Luce Divina molti battezzati poi la «spengono» quando rifiutano anche solo indirettamente Dio e i suoi doni, compiono scelte opposte alla sua Legge e cadono in una condizione peggiore di quella degli atei.

La perdita della Fede non è causata solo dai molti peccati non confessati, anche l’accoglienza di novità dottrinali allontana da Gesù.

Tutti noi battezzati viviamo circondati dai doni di Dio. Tutto quello che abbiamo di buono, le qualità dell’anima e del corpo, tutto è dono del Signore, Egli ci aiuta a essere felici in questa vita e a raggiungere la felicità che non avrà mai fine, il Cielo.

Il Battesimo è molto importante per aver cancellato la macchia del peccato originale dalla nostra anima. Ci ha arricchito con la Grazia santificante, per la quale ci ha resi partecipi della sua stessa vita divina e ci ha costituiti figli suoi. Ci ha fatti membri della sua Chiesa.

Uno dei limiti che il cristiano mette nella sua vita è il disinteresse verso i doni ricevuti dalla Santissima Trinità nel Battesimo.

Dio ha adornato la nostra anima oltre che con la Grazia, con le virtù soprannaturali e con i doni dello Spirito Santo. Le virtù ci danno la possibilità, la capacità di agire in modo soprannaturale, di giudicare il mondo e gli avvenimenti dalla prospettiva di Dio, con la Fede che permette la comunione con Dio e di comportarci da figli di Dio.

La differenza spirituale è abissale tra chi non è battezzato da chi invece lo è, non si può quantificare la diversità di vedute e di senso della realtà, si può solamente dire che sono due mentalità divergenti. I modi di pensare sono posizionati su lati diversi, solitamente senza una scelta intenzionale delle due parti opposte.

La mentalità si è formata con maestri diversi e teorie contrarie, c’è come un’informazione genetica differente, un DNA in cui si leggono due disuguali vite spirituali, anzi, in una non è presente lo Spirito che ricolma di doni soprannaturali la persona e la eleva dalla condizione naturale.

Il battezzato rimane sempre libero di fare le scelte di vita personali, comunque egli possiede più degli atei, inclinazioni al Bene e grandi qualità morali.

Adoriamo intensamente lo Spirito Santo, recitiamo ogni giorno inni e preghiere in suo onore! Invochiamolo con umiltà per ricevere la vera Luce.

1 Ave Maria per Padre Giulio

P.S.= Vi invito a recitare questa breve preghiera per una mia intenzione.

O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti, perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino da ogni male e li respingano nell’abisso. Amen”.

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