Sabato 7 marzo 2020 I Settimana di Quaresima

  • VANGELO (Mt 5,43-48)
    Siate perfetti come il Padre vostro celeste.
  • Dal Vangelo secondo Matteo
    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo
    prossimo” e odierai il tuo nemico. Ma Io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che
    vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei Cieli; Egli fa sorgere il suo sole
    sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi
    amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto
    soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi,
    dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste». Parola del Signore
    Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
    La nostra natura umana è ribelle e senza l’incontro con la Grazia di Dio, si è incapaci di
    controllare una forza selvaggia che porta interiormente l’uomo, perché impulsiva, spesso
    violenta. Questa forza selvaggia non è presente solo in quelle persone che riempiono le
    cronache per i loro comportamenti penalmente perseguibile.
    È una forza selvaggia presente anche negli aristocratici, nei potenti e in quanti
    tradiscono Gesù pur conoscendolo.
    Quelli che in questo mondo vengono considerati nobili per uno status privilegiato, sono
    abituati a seguire cerimoniali, formalità, consuetudini e galatei che danno una evidente
    rappresentazione esteriore del loro lignaggio. Senza l’osservanza di certi comportamenti
    sarebbero nobili decaduti.
    Quello che mostrano all’esterno è abbondante di perfezione, sono però solo cerimoniali da
    osservare in presenza di altre persone.
    Mi riferisco solo all’aspetto esteriore, c’è una grande differenza con la vita interiore e le
    due parti possono trovarsi in grande opposizione: docili esteriormente e crudeli
    interiormente.
    Della vita interiore conosce tutto solo Dio però dalle scelte economiche, religiose,
    politiche e sociali compiute da tanti personaggi che si considerano gentiluomini, si
    comprende che molti di loro sono lontani dal Regno di Dio.
    La forza selvaggia presente in tutti coloro che non pregano è un dato oserei dire scientifico,
    accertato dalle vicende che si riscontrano quotidianamente, è un dato che per gli esperti di
    spiritualità cristiana viene indicato come indiscutibile.
    Ci sono delle eccezioni, non viene messo in dubbio, effettivamente anche persone che non
    pregano riescono a controllare gli impulsi selvaggi.
    Non intendo comunque comportamenti violenti o spietati, infatti si uccide la dignità dei
    buoni anche con la lingua, si causano danni inimmaginabili inviando maledizioni a quanti sono
    vulnerabili e patiscono spesso le pene dell’inferno, senza riuscire a comprendere il diluvio di
    negatività che si abbatte in loro.
    Questa impulsività è presente in tutti, ricchi e poveri, potenti e deboli, nessuno ne è
    esente. Solo chi ama Gesù comprende come vincerla.
    C’è una evidente difficoltà da superare, trattandosi di modificare un atteggiamento interiore e
    radicato, il quale spesso è assente per tante ragioni. L’assenza dell’amore verso tutti non viene
    percepito come una carenza e questo fa cadere in molte imperfezioni.
    La causa principale è la mancanza della conoscenza personale, inoltre non si ha presente
    nella mente un modello su cui specchiarsi.
    Ho parlato di nobiltà per far comprendere che non è quello che appare a dare la vera identità
    di una persona, non sono i titoli nobiliari né le ricchezze o l’autorità a rendere una persona
    migliore delle altre. Sappiamo che Gesù predilige i buoni, i puri di cuore, gli onesti e quanti
    compiono buone opere per amore suo.
    I cristiani impegnati riescono a controllare la loro impulsività e a divenire gradualmente
    docili, perché contemplano Gesù e meditano la sua Vita. Riescono ad amare perché
    comprendono le parole di Gesù: «Amerai il tuo prossimo».
    È possibile per la presenza di un amore che non è solo umano, è l’Amore di Dio che
    trasforma il cristiano e lo rende mite e buono.
    Tanti riescono a spegnere la furia interiore cedendo a molti vizi e si considerano sereni, senza
    vedere tanti errori gravi commessi in molti modi.
    È un discorso che riguarda molti di questa società disinvolta, anche persone che conoscete e
    che potete aiutare con la preghiera e con i buoni consigli. Impegnatevi a pregare ogni giorno per
    tutti i vostri conoscenti che corrono il rischio di perdersi eternamente.
    Recitate il Santo Rosario anche per loro, ricordateli durante la Santa Messa, fate delle
    penitenze, piccole o grandi per loro.
    Pregate innanzitutto per quanti vi hanno fatto del male, perdonateli con il cuore e chiedete al
    Signore di farvi «dimenticare» le diffamazioni e altre prove patite a causa dei cattivi.
    Dimenticare non significa annullare dalla mente quanto è avvenuto, risulta difficile, è invece
    l’intervento della Grazia di Dio che rende quei ricordi quasi dolci, fa scomparire ogni forma di
    odio e ribellione contro i cattivi.
    «Amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano», lo dice Gesù ed è possibile
    attuare questo impegno insieme a Lui.
    Con Gesù tutto diventa facile. Nulla è impossibile nell’amare gli altri e nel perdonare anche i
    nemici se lo facciamo con l’aiuto del Signore.
    1 Ave Maria per Padre Giulio
    P.S.= Vi invito a recitare questa breve preghiera per una mia intenzione.
    “O Augusta Regina del Cielo e Sovrana degli Angeli, a Te che hai ricevuto da Dio la
    missione di schiacciare la testa di satana, io chiedo umilmente di mandare legioni celesti,
    perché al tuo cospetto inseguano i demoni, li combattano, reprimano la loro audacia, liberino
    da ogni male e li respingano nell’abisso. Amen”.

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